Il GP d’Austria ci consegna una MotoGP al massimo della sua spettacolarità dal punto di vista dei valori in campo; da un lato Marquez, sulla carta l’uomo da battere in virtù anche delle clamorose qualifiche, poi le Ducati, favorite per le posizioni che contano, infine la Yamaha soprattutto nelle mani di Valentino Rossi in cerca di riscatto visto il periodo amaro di risultati. Alla fine le previsioni sono state rispettate, Andrea Dovizioso e Marc Marquez sono stati gli unici a riuscire nelle fuga, e iniziando quello che ormai è un duello classico della top class. Marquez e Dovizioso come non succedeva da tempo Marquez contro Dovizioso è forse il duello più iconico della MotoGP di oggi; i due dopo una fuga utile per liberarsi delle Yamaha inseguitrici si sono dati battaglia a suon di sorpassi impossibili e incroci.Alla fine a trionfare è stato Andrea Dovizioso, in quella che forse può essere considerata la vittoria più bella della sua carriera, coronata da un sorpasso a dir poco pazzesco all’ultimo giro, in una manovra che ha ricordato il sorpasso leggendario di Valentino Rossi su Jorge Lorenzo a Barcellona nel 2009. Emozionante, in una parola, la gara del Dovi, che si conferma, inoltre, bestia nera di Marc Marquez nel corpo a corpo. Chiude il podio un Fabio Quartararo semplicemente perfetto, primo delle Yamaha e sempre più pilota del futuro. Piccoli passi avanti per Yamaha, ma Rossi è giù dal podio Era da tempo che Valentino Rossi non si affacciava nelle posizioni che contano in gara; il “dottore”, quarto al traguardo, nelle prime fasi di gara è sembrato addirittura essere portatore di un passo capace di far sognare un podio, salvo poi ricadere nei soliti problemi della M1, in primis la velocità massima, troppo deficitaria rispetto alle altre moto dello schieramento. A 40 anni, il pilota di Tavullia dimostra di esser ancora in grado di battagliare con i migliori. Piccola curiosità, tra Valentino Rossi, quarto, e Fabio Quartararo, terzo, ci sono 20 anni d’età di differenza! Gara dolceamara per Maverick Vinales, quinto in gara ma terzo tra le Yamaha. Chi torna dall’Austria con un filo di preoccupazione è Danilo Petrucci, che su una pista tanto favorevole alla Ducati come Spielberg non riesce ad andare oltre la nona posizione. Finalmente una grandissima prestazione per “Pecco” Bagnaia, settimo; il rookie più atteso della vigilia di campionato che da Brno in poi sembra aver imboccato la strada giusta.La sorpresa più eclatante è forse l’ottava posizione di Miguel Oliveira con la KTM.(By Francesco Allevato thesocialpost) Credits foto in alto: Pagina Facebook Andrea Dovizioso
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