Marò, Roma chiede il rientro in patria di Girone e la permanenza di Latorre

Il Tribunale di Amburgo dovrà esprimersi entro il mese di agosto

Roma – Per la lunga ed estenuante vicenda dei due Marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone , fucilieri di Marina, accusati nel  febbraio 2012 di avere ucciso due pescatori indiani durante un’azione di antipirateria in mare, sembra esserci uno spiraglio di luce.

L’Italia si è rivolta al Tribunale internazionale del Diritto del Mare di Amburgo, per  il rientro di Girone e la permanenza in patria di Latorre, fino alla conclusione del procedimento dell’arbitrato. Inoltre da fonti  dalla Farnesina, è stata richiesta la sospensione della giurisdizione a carico dei militari in India. Il Tribunale di Amburgo dovrà esprimersi nell’arco di alcune settimane sulle due richieste.

New Delhi, ha riconosciuto gli obblighi derivanti dalla Convenzione ONU sul diritto del mare, accettando che sia la Corte permanente di arbitraggio dell’Aja, a stabilire quale giurisdizione sia legittimata a dire fine alla vicenda dopo 40 mesi di incertezze.

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