Immagine: Visitatori nei giardini del Quirinale
“Celebriamo questa Festa della Repubblica vedendo qualche segnale di speranza”. Lo ha detto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel corso delle cerimonie del 2 giugno. E ha aggiunto: “Si intravede l’uscita dalla crisi”. Poi un monito: “Le liti esasperate” creano “sfiducia” e allontanano i cittadini dalla partecipazione. E senza un’adeguata partecipazione la democrazia “si impoverisce”. Serve “maggiore armonia collettiva. Occorre più coesione e maggiore solidarietà. E l’armonia andrebbe respirata anche in ambito internazionale. Ci sono minacce nuove, fenomeni che allarmano”.
Ai giornalisti che gli hanno chiesto se dopo le elezioni regionali le riforme subiranno una accelerazione, Mattarella ha risposto che “il percorso riformatore è all’esame del Parlamento e sarà il Parlamento a decidere tempi e contenuti. Ogni elezione – ha ammonito – accentua le tensioni, mi auguro ora un’atmosfera più serena nel rispetto delle diverse posizioni. Il confronto in Parlamento – ha aggiunto – è un livello alto della politica ed è tanto più alto quanto è sereno”.
Nel corso della cerimonia nei Giardini del Quirinale, Mattarella ha annunciato che dal prossimo 23 giugno sarà possibile visitare ogni giorno, e non solo la domenica mattina il Palazzo del Quirinale, tranne il lunedì e il giovedì. Il Presidente ha illustrato i percorsi della visita, “che vengono raddoppiati”, e le mostre che saranno presto ospitate al piano terra, alcune permanenti, come quelle sui Presidenti italiani. “Un modo – ha detto – per far sì che il Quirinale diventi il Palazzo degli italiani”.