Immagine: Uno dei mausolei prima della devatazione
Ricostruire e restaurare quello che la follia devastatrice ha distrutto. Sono iniziati ufficialmente i lavori per riportare al loro antico splendore i primi mausolei a Timbuctù, l’antichissima città maliana, distrutti dagli jihadisti e che sono diventati simbolo della ferocia degli integralisti contro l’Islam moderato e la cultura.
Timbuctu cadde nelle mani dei gruppi jihadisti nel 2012, i miliziani demolirono con sistematica ferocia gli edifici sacri, incuranti delle proteste dei fedeli. Sono però stati respinti lo scorso gennaio dall’offensiva del contingente militare africano a guida francese. Ora grazie all’intervento dell’Unesco è cominciata la ricostruzione.
“Abbiamo trovato fortunatamente dei muri che sono rimasti in piedi nonostante la distruzione e siamo partiti da quello usandoli come esempi per la ricostruzione insieme ai documenti storici che avevamo a nostra disposizione” spiega l’architetto Mamadou Kone. Gli edifici sono quelli che onorano i “333 Santi dell’Islam”, religiosi tuttora al centro di una venerazione e per questo odiati dagli jihadisti che li considerano il simbolo di una religione che ha perso la purezza originaria.