Parigi, Emanuele Filiberto e Clotilde Courau, furto in casa per mezzo milione in gioielli

Il maxifurto sarebbe avvenuto la sera dello scorso 19 lugli, nella loro dimora nel XV arrondissement

Parigi, 23 luglio 2019 Guai per Emanuele Filiberto di Savoia che in questi giorni ha dovuto sfare i conti con la notizia che i ladri hanno svaligiato il suo pied-à-terre a Parigi. Secondo quanto venuto a galla, il furto sarebbe avvenuto la sera dello scorso 19 luglio.

Emanuele Filiberto e consorte vittime di furto

Una spiacevolissima scoperta per Emanuele Filiberto, il nipote dell’ultimo re d’Italia, che quella sera si trovava fuori casa insieme alla compagna, la moglie e attrice Clotilde Courau. Una volta tornati a casa, Emanuele Filiberto e consorte hanno dovuto fare i conti con quanto terribilmente lasciato loro dai ladri, il segno tangibile del maxifurto avvenuta nella loro dimora nel XV arrondissement.

I ladri svaligiano la casa di Parigi

La coppia ha immediatamente interpellato le autorità locali chiedendo aiuto e secondo quanto già messo a punto dagli inquirenti della Prefettura di Parigi sarà molto difficile riuscire a rintracciare gli artefici del furto. Secondo quanto dichiarato da alcuni delle fonti sul caso a Le Parisien: “Le indagini saranno complicate“. È facilmente ipotizzabile infatti che un furto del genere non possa essere opera di alcuni ladri sprovveduti e poco ferrati con rapine.

Rubato circa “mezzo milione in gioielli

Il furto è avvenuto, presumibilmente, attraverso lo scassinamento della serratura dell’appartamento ovviamente di lusso. Una volta riusciti a entrare nella casa, i ladri si sono concentrati sui gioielli di Emanuele Filiberto e della moglie, portandosi via un bottino che si equivale circa a 500mila euro. In realtà, come riporta Le Parisien, questa stima andrebbe a legarsi solamente al valore dei pezzi più “pregiati” portati sicuramente via: il danno dunque potrebbe essere molto più ingente. Quello che tuttavia infonde speranza è l’unicità e l’esclusività di quei gioielli, particolarmente riconoscibili: “Per venderli è necessario disporre di una buona rete di ricettatori“, conferma sempre una delle fonti vicina a Le Parisien.

 

 

 

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