Lo squalo dello Stretto è tornato. Vincenzo Nibali vince l’ennesimo titolo della sua folgorante carriera, il prestigioso Giro di Lombardia. Un successo voluto fortemente dopo le critiche degli ultimi mesi che hanno coinvolto il ciclista siciliano. Nel giorno del compleanno della moglie (Rachele, a cui dedica la vittoria) Nibali accorcia sempre più le distanze dai grandi del ciclismo di tutti i tempi con una vittoria sofferta, simbolo della tenacia di un ragazzo che ha fatto dello sport la sua vita.
Un titolo maturato nella discesa dal Civiglio con un finale ricco di colpi di scena, con Dani Moreno a 14’’ al termine della faticosa salita di San Fermo della Battaglia, oltre al grande lavoro fatto da Diego Rosa nella parte finale della corsa. A RaiSport è un Nibali raggiante: “La squadra è stata fantastica – afferma il ciclista messinese – questa è stata una stagione difficile. Sulla salita del Civiglio sapevamo che era un punto chiave, ho provato diverse volte. Dovevo sorprendere e ci sono riuscito, è chiaro che non è sempre facile primeggiare nelle classiche ci vuole anche tanta fortuna”.
Dopo sette anni di digiuno l’Italia torna a ruggire quindi, la vittoria di Nibali nasce da una stagione amara, dalle polemiche al Tour – terminato al quarto posto – all’espulsione dalla Vuelta infine il trionfo, da leader. Ottima prova della Astana, una squadra che lo ha sorretto fino alla fine ma soprattutto di un altro italiano, Diego Rosa che ha protetto la fuga del capitano messinese iniziata con una stoccata geniale nella discesa da Civiglio. Una prova di cuore che cancella una stagione piena di ombre. Nibali è tornato.