‘Primavera Salentina’ tra Arte e Letteratura verso un nuovo Umanesimo

Il 10 giugno a Lecce l'avvio del movimento culturale 'Primavera Salentina'

LECCE – L'Associazione Culturale Internazionale Verbumlandiart e l'Associazione Culturale La Scagnozza, con la Mostra d'Arte del 10 giugno 2018, all'Oasi Tabor, inaugurano la costituzione del movimento PRIMAVERA SALENTINA che non è solo il titolo per una mostra, ma una esortazione di risveglio dell’arte che proprio da questa terra, prende ispirazione e colori. E’ anche un auspicio di rinascita, un nuovo Rinascimento nel nome della bellezza perché bisogna tornare all’esperienza umana, ai sentimenti, alla vita, l’Arte e letteratura non devono degenerare nel consumismo culturale.

 

L'idea è nata dall'incontro di Regina Resta, presidente di Verbumlandiart, con il Maestro d'arte Arnaldo Stifani, noto scultore salentino e pittore naif, presidente dell'associazione La Scagnozza. Liberandoci dai banali interessi materiali possiamo capire come l’arte e la letteratura non siano un’arma, né uno strumento, né tantomeno una merce. Bisogna ritornare al loro scopo originario, a osservare l’umanità, alla natura umana e ai sentimenti umani, tornare alla ricerca del bello. E tutto ciò non è affatto un’illusione. Solo con una piena consapevolezza, artisti e scrittori possono riuscire a padroneggiare la creazione. Ora è il momento delle varie identità etniche. 

 

Un tale Rinascimento può soltanto sorgere dalla cognizione personale di artisti e scrittori che devono lanciare un appello capace di destare l’attenzione, devono far risuonare la propria voce dapprima nei circoli culturali, perché poi si propaghi come un'eco infinita. E questa è l’unica possibilità di suscitare una sorta di coscienza comune, queste sono le basi dell’appello a un nuovo Rinascimento. La speculazione filosofica non è in grado di guarire il disagio dell’uomo contemporaneo, all’uomo non resta che affidarsi alla letteratura e all’arte per poter affermare se stesso, in questa vita sconcertante. Filosofia, religione e arte e letteratura sono tre diversi metodi per acquisire conoscenza della propria esistenza. Ma lanciare un appello a un nuovo Rinascimento, significa ritornare all’esperienza del bello, ritornare alla natura umana e ai sentimenti umani, ritornare alla vita. Un tale Rinascimento poggia sulla coscienza morale innata e sulla consapevolezza di artisti e scrittori. 

 

Ecco perché la vogliamo chiamare PRIMAVERA SALENTINA. La primavera è certamente la stagione che ha ispirato di più gli artisti: da Botticelli a Monet, passando per gli "Albicocchi in fiore" di Van Gogh. Dal punto di vista cromatico la primavera è uno spettacolo continuo, gli artisti che stanno aderendo a questo progetto, sono pronti a collaborare per smuovere il torpore dei nostri territori e promuovere l’arte, più pura e tradizionale, e innovativa al momento stesso, che prende spunto dal nostro bellissimo territorio, ricco di colori, immagini e profumi. La primavera non è semplicemente una stagione, ma l'occasione per godere delle bellezze che la vita ci offre, l’arte ne interpreta esattamente l’anima e la celebra in tutte le sue forme. La stagione della rinascita sancisce non solo nella natura, ma anche nell’animo umano, l’inizio di un nuovo ciclo, l’occasione per riprendere in mano la propria vita e renderla uno spettacolo incantevole.

 

Dalla letteratura all’arte pittorica, fino alla musica, facendo una semplice ricerca, troviamo moltissimi riferimenti a questo periodo dell’anno, forse il più bello. Nell’arte pittorica è impossibile non pensare immediatamente alla “Primavera” di Botticelli, in cui gli elementi naturali così precisi (sono state individuate 27 varietà di piante) si mescolano alle presenze divine dei protagonisti, ma nei secoli successivi ci è stato donato molto altro. Gli impressionisti, cultori della pittura en plein air, hanno descritto la primavera da qualsiasi punto di vista, mostrando non solo l’aspetto paesaggistico, ma anche come la società contemporanea vivesse queste belle giornate.
 

Essi ci mostrano come la città risorga dal pungente inverno, con le strade piene di carrozze e le signore che si incontrano per la passeggiata pomeridiana, mentre nelle piazze si balla. Ciò che più apprezziamo delle tele impressioniste sono i colori: vivaci o a pastello, vengono mischiati tra loro in un connubio perfetto, tanto da poter avere la sensazione che la luce cambi al muoversi delle fronde degli alberi. Quando invece si vuole fuggire dalla frenesia urbana, l’ambiente bucolico è ancora la destinazione migliore per oziare, l’erba morbida accoglie le pesanti vesti delle dame e la melodia della natura fa da sottofondo alla lettura di un libro.
 

In primavera, le zone salentine, ricche di storia e di bellezze artistiche, sono avvolte da atmosfere rilassanti e colorate. La primavera è anche il periodo dove vivere le tradizioni e assaporare i piatti tipici in occasione di storiche sagre, è la stagione ideale per lasciarsi affascinare dalle campagne del Salento, dove riscoprire non solo una natura incontaminata, ma anche l'arte rupestre e contadina. E’ sorprendente la luce del sole che qui riscalda e che rende gradevole il primo accenno di abbronzatura. La campagna salentina si alterna tra prati, uliveti e ampie distese di vigneti è il risveglio della natura, ma soprattutto dei cuori e delle menti. E il nostro Movimento parte dalla riscoperta della nostra Bella Terra, per dare voce all’animo creatore di tanti artisti, poeti e scrittori qui residenti. 

 

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