A Catania l’iniziativa del Consiglio notarile sulla legge del “Dopo di noi”

Disabilità e fragilità sociali:sgravi fiscali e strumenti più agevoli a sostegno i soggetti deboli

CATANIA – Con l'entrata in vigore della legge 112/2016, meglio nota come legge sul “Dopo di noi”, il legislatore ha messo in primo piano le condizioni di fragilità sociale: il riordino della normativa e gli strumenti previsti per sostenere le persone con disabilità grave dopo la scomparsa dei familiari sono stati al centro dell’incontro organizzato dal Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone in occasione dell’Open day nazionale per la tutela delle fragilità sociali. «La legge è volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l'autonomia delle persone con disabilità grave – ha commentato in apertura il presidente dei Notai Giuseppe Balestrazzi – prevedendo strumenti pubblici e altri disciplinati dal diritto privato. La nostra categoria professionale ha dunque realizzato, insieme ad associazioni di consumatori, un’apposita Guida per il cittadino, confermando la sensibilità e il supporto verso il terzo settore».

Al tavolo dei relatori, nella sala Dusmet dell'Ospedale Garibaldi Centro di Catania, sono intervenuti inoltre i notai Alfredo Tamburino e Maristella Portelli, che hanno illustrato i punti salienti della guida e le categorie definite nella legge: «Si parte dall'istituzione di un apposito fondo di assistenza – hanno spiegato – rivolto ai disabili gravi privi del sostegno familiare, al fine di evitare il ricovero nei consueti istituti e impedirne così l'isolamento. Sul fronte privato invece il legislatore ha previsto una serie di sgravi fiscali per chi decide di sostenere le persone con questo tipo di difficoltà attraverso le donazioni, le polizze assicurative, i vincoli di destinazione e affidamenti fiduciari. La novità introdotta sta nell'inserimento dei “trust” – hanno precisato – un istituto di origine anglosassone che ha pieno effetto all'interno dell'ordinamento italiano: attraverso questo strumento il titolare di uno o più beni li separa dal suo patrimonio e li mette sotto il controllo di una persona fisica o giuridica, il “trustee” affinché li amministri nell'interesse di un beneficiario o per una finalità specifica».

«Altra figura centrale nella legge – hanno spiegato i notai – è quella dell'amministratore di sostegno. Il legislatore ha voluto creare una disciplina più agevole e meno invasiva rispetto agli istituti dell'interdizione e dell'inabilitazione, risultati nel tempo particolarmente limitanti e spesso lesivi della persona. L'amministratore di sostegno è un istituto duttile e flessibile, che può variare nel tempo adattandosi alle esigenze delle persone che, per infermità e deficit fisici o psichici, parziali o temporanei, si trovano in condizione di non poter curare i propri interessi, anche patrimoniale, senza arrivare a una totale esclusione della capacità di agire. Gli esempi li ritroviamo nei disabili, negli anziani ma anche nei casi di dipendenza da alcol o da gioco d'azzardo, in tutti quei casi cioè in cui un soggetto non sia in grado di badare a sé stesso e ai propri interessi». All'incontro – a cui è seguito un dibattito pubblico – sono intervenute per i saluti istituzionaliValeria Virzì dell'Unione nazionale consumatori e Claudia Lopis di Cittadinanzattiva.

La guida per il cittadino “Dopo di noi, amministratore di sostegno, gli strumenti per sostenere le fragilità sociali” – disponibile in versione cartacea e on line – è stata realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.

 

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