Berlino – Via libera al quarto mandato della conservatrice tedesca Angela Merkel. La cancelliera ha ottenuto il 14 marzo la fiducia del Bundestag, che l'ha rieletta alla guida del paese a 171 giorni giorni dalle elezioni di settembre.
Per raggiungere la maggioranza erano necessari 355 voti, la Merkel ne ha incassati a favore 364, 315 i contrari e in 9 si sono astenuti. Nove voti in più per ‘’la maggioranza del cancelliere necessaria’’ ma numerosi voti della coalizione di maggioranza sono mancati.
La posizione della Merkel appare indebolita dal risultato ottenuto ieri rispetto ai 397 voti del 22 novembre 2005 ed ai 462 del 17 dicembre 2013, mentre ha superato di 41 consensi i 323 voti del 28 ottobre 2009.
A riferire sull’esito del voto segreto è stato il presidente del Bundestag, Wolfgang Schaeuble che ha proclamato la Merkel dopo averle chiesto di esprimere il suo consenso alla elezione.
Dopo sei mesi di empasse è partita ieri la nuova edizione della Grosse Koalition. Angela Merkel ha prestato giuramento dopo un’ora aver avuto il sostegno della maggioranza del Bundestag.
La cancelliera tedesca subito dopo la cerimonia svolta a Palazzo Bellevue, la residenza ufficiale del presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, si è messa immediatamente a lavoro, per accelerare dopo gli oltre cinque mesi di stallo politico seguiti alle elezioni dello scorso settembre. Convocato dunque dalla Merkel nel pomeriggio di ieri il primo consiglio di ministri del nuovo governo, di cui cui l'Spd ha vari ministeri tra cui quelli chiave di Finanze ed Esteri.
Vicecancelliere sarà Olaf Scholz, 59 anni, ex sindaco di Amburgo. Si insedierà alle Finanze, succedendo a Wolfgang Schäuble cristianodemocratico e braccio destro di Merkel al ministero per un decennio dal 2009 al settembre 2017 quando è diventato presidente del Parlamento.
Venerdì la Merkel sarà ricevuta a Parigi da Emmanuel Macron. Il presidente francese incontrerà la cancelliera tedesca per discutere le riforme da proporre all'Unione europea e per definire nuove strategia sulla politica migratoria, in modo da arginare l'avanzata dei populismi. L’incontro di domani servirà a preparare il tavolo del vertice del 22 e 23 marzo.