Catalogna dichiara indipendenza. Rajoy destituisce Puigdemont e il suo governo. Elezioni il 21 dicembre

Il premier Mariano Rajoy: 'Crediamo sia urgente dar voce al popolo catalano. Sono le urne che possono stendere le basi della civile convivenza'

Madrid, 27 ott 2017 – Destituito il presidente catalano Carles Puigdemont, i vertici del governo e Parlament. Risposta immediata del governo Rajoy alla dichiarazione unilaterale di indipendenza della Catalogna adottata oggi pomeriggio dal parlamento di Barcellona. Sono queste le prime misure adottate dal premier spagnolo ""Mariano Rajoy, che ha deciso di  ripristinare la legalità nella regione catalana indicendo inoltre le elezioni per il 21 dicembre.  ‘’E’ una indipendenza triste, una ferita nel corpo catalano, è necessario riportare la vita sociale alla normalità prima possibile, recuperando la legalità’’ ha sottolineato Rajoy a margine del Consiglio dei ministri straordinario concluso in serata. ‘’ Bisogna dare il voto ai catalani e il 21 dicembre si celebreranno le elezioni. Crediamo sia urgente  ridare voce al popolo catalano e saranno le urne ha restituire la parola ai catalani. Ed è per questa ragione che ho sciolto il parlamento catalano e il 21 dicembre si celebreranno elezioni nella comunità autonoma’’ha affermato il primo ministro Rajoy. ‘’Non si tratta di sospendere l’autonomia ma di riportare lo stato di diritto in Catalogna .. ‘’e difendere la Costituzione e difendere i diritti dei cittadini spagnoli’’..In applicazione all'articolo 155, già in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale spagnola,  è stato rimosso anche il segretario generale del dipartimento dell'Interno della Generalitat, Cesar Puig, e il direttore generale dei Mossos d'Esquadra, Pere Soler. Il provvedimento per il momento non riguarda il comandante dei Mossos, Josep Luis Trapero. Quelli di stasera sono ‘’passi imprescindibili per riportare la normalità. Oggi è stata  liquidata la catalogna e adesso bisogna ‘’.. limitare i danni’’ – ha detto ancora il capo del governo spagnolo Mariano Rajoy – ‘’non si tratta della sospensione dell’autogoverno .. si tratta di riportare la democrazia in Catalogna. Lo stato di diritto deve essere ristabilito. Non permetteremo che nessuno liquidi la nostra Costituzione’’.

Rimossi inoltre dagli incarichi, Amadeu Altafaj e Ferran Mascarell direttori delle delegazioni a Bruxelles e Madrid. Nelle decisioni prese dal governo di Madrid anche la chiusura di tutte le rappresentanze della Catalogna all'estero: in Germania, Francia e Svizzera, Regno Unito e Irlanda, Austria, Unione europea e Stati Uniti e Italia.

 

A Barcellona la folla continua ancora a manifestare  ed esultare lungo las ramblas a sostegno dell’indipendenza proclamata dal Parlament di Barcellona, appoggiata da Carles Puigdemont che rischia l'arresto e  fino a 30 anni di carcere per ‘ribellione’. La Procura generale potrebbe avere già pronta la  denuncia per questo reato anche contro i vertici del governo e del  parlamento catalano.

 

L'Ue non riconosce l'indipendenza catalana. Donald Tusk : "Spagna resta il nostro unico interlocutore". 

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                                                                        Carles Puigdemont

 

Le vicende politiche a seguito della dichiarazione di indipendenza del Parlamento catalano. 

Indipendenza  Nelle prime ore del pomeriggio il Parlament ha proclamato l’Indipendenza in Catalagna al suono dell’inno nazionale Els Segadors . canti e urla dei deputati in piedi festanti subito dopo l’annuncio   della presidente Carme Forcadell della dichiarazione d'indipendenza.

""Tutt’intorno al parlamento  migliaia di persone erano in attesa da stamane la proclamazione della Repubblica. L’urlo di gioia  della  piazza gremitissima  è sembrato quasi una esplosione nel momento  della notizia dell’indipendenza, passata con 70 voti a favore e 10 contrari (due le schede bianche). Sono mancati i voti dell'opposizione unionista, che ha abbandonato l'aula prima dell'inizio dello scrutinio segreto. 

Qualche  minuto la dichiarazione  e  la bandiera spagnola è sparita dal Palazzo del Parlamento come effetto della dichiarazione. I drappi nazionali dei Palazzi pubblici sono già stati ritirati anche dai municipi di , Lleida , Girona, Tortosa, Figueres.

La  risoluzione approvata dal Parlament stabilisce di  "costituire la Repubblica catalana, come Stato indipendente e sovrano di diritto democratico e sociale, – disporre l'entrata in vigore della legge di transizione giuridica e di fondazione della Repubblica, – iniziare il processo costituente, democratico di base e cittadino, trasversale, partecipativo e vincolante, – affermare la volontà di aprire negoziati con lo stato spagnolo, senza precondizioni, per stabilire un regime di collaborazione a beneficio delle due parti. I negoziati dovranno essere necessariamente su base di parità, – Porre a conoscenza della comunità internazionale e delle autorità dell'Unione Europea la costituzione della Repubblica catalana e la proposta di negoziato con lo stato spagnolo". 

 

"Oggi il Parlamento del nostro Paese, legittimo e eletto dalle urne, ha fatto un passo largamento atteso e combattuto"- ha detto Carles Puigdemont qualche minuto dopo la proclamazione d’indipendenza, aggiungendo : "Ora sta a tutti tenere il polso di questo Paese, mantenerlo sul terreno della pace, della civiltà e della dignità. Siamo una società che ha sempre risposto pacificamente", ha detto invitando i catalani a mantenere atteggiamenti pacifici dopo l'approvazione da parte del Senato spagnolo del commissariamento della regione.

 

 La vicenda  a questo punto assume contorni non privi di incognite.  Innanzitutto la procura spagnola nelle prossime ore potrebbe incriminare Puigdemont per "ribellione", un reato che prevede pene fino a 30 anni di carcere.  Intanto Rajoy convoca il Consiglio dei Ministri , in realtà già fissato per oggi pomeriggio avrebbe dovuto discutere sulla destituzione del capo della generalitat. . Il premier Mariano Rajoy, in un tweet: lo stato di diritto ripristinerà la legalità. mentre fonti di Madrid riferiscono che il governo ricorrerà dinanzi alla Corte Costituzionale per rendere nullo il voto del Parlament.

 

Il commento del premier Rajoy dopo il voto al Parlament di Barcellona

Rajoy ha anche commentato in Senato "Voglio dire che il governo prenderà le decisioni necessarie per recuperare la legalità e lo farà questo pomeriggio’’aggiungendo che la mozione sull'indipendenza unilaterale "va contro la legge e suppone un atto criminale. Le cose saranno fatte bene e con misura. Non siamo disposti ad accettare che qualcuno voglia liquidare la nostra Costituzione. Lo Stato reagirà". Il Senato spagnolo, intanto, ha dato il via libera all'applicazione dell'articolo 155, ovvero al commissariamento della Catalogna ed ha conferito pieni poteri al premier Rajoy.  Le misure previste saranno applicate in maniera immediata.

La stampa spagnola già nel pomeriggio aveva messo in conto la destituzione del presidente catalano Carles Puigdemont e del suo governo, come era stato già previsto stamane da Rajoy. La proclamazione di stasera potrebbe anticipare i tempi e le decisioni ex-art.155 del governo di Madrid saranno operative non appena il via libera del Senato sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, fra questa sera e domani.

Madrid "resta il nostro unico interlocutore" ha detto il presidente dell'Unione europea Donald Tusk. "Per l'Unione europea non cambia niente Spero che il governo spagnolo favorisca la forza della ragione e non i ragionamenti sulla forza", ha twittato subito dopo il voto catalano.

 

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