Immagine:Valdis Dombrovskis
Bruxelles – La Commissione europea ha adottato il 5 ottobre scorso, la proposta di un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità. Questa iniziativa, che assume la forma di una raccomandazione del Consiglio, si inserisce nel contesto della Nuova agenda per le competenze per l'Europalanciata nel giugno 2016. Essa si ricollega inoltre al pilastro europeo dei diritti sociali, il quale prevede il diritto a un'istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi. A seguito di un'ampia consultazione la raccomandazione ha individuato 14 criteri fondamentali a cui gli Stati membri e le parti interessate dovrebbero attenersi per sviluppare apprendistati efficaci e qualitativamente validi. L'iniziativa concorrerà ad aumentare l'occupabilità e lo sviluppo personale degli apprendisti e contribuirà pertanto alla creazione di manodopera altamente qualificata e preparata, in grado di soddisfare le esigenze del mercato del lavoro.
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per l'Euro e il dialogo sociale, nonché per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato:"L'apprendistato rappresenta spesso per i giovani il necessario trampolino di lancio verso l'attività professionale. Le nostre proposte odierne sono volte a migliorare ulteriormente questa preziosa esperienza di formazione, di modo che ne possano beneficiare sia i datori di lavoro sia i discenti. Pur rispettando le specificità dei sistemi di istruzione e di formazione degli Stati membri, il nostro obiettivo finale è facilitare l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro."
Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: "Un apprendistato efficace e di qualità mette direttamente in relazione la teoria con la pratica nonché l'istruzione con il mercato del lavoro e rappresenta pertanto una misura concreta per aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro e ad affrontare la vita, rafforzando nel contempo il capitale umano dell'Europa. Questo, a sua volta, è indispensabile per rilanciare la competitività delle nostre società e delle nostre economie."
Marianne Thyssen, Commissaria responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha dichiarato:"Vogliamo fare in modo che i giovani possano acquisire le competenze necessarie per lavorare. L'apprendistato costituisce il termine di riferimento in materia di istruzione e formazione professionali. Due apprendisti su tre entrano direttamente nel mondo del lavoro una volta completati gli studi. Il nuovo quadro proposto oggi consente di definire i criteri di successo dell'apprendistato. Una volta adottato, esso garantirà che sia i discenti sia i datori di lavoro traggano benefici da apprendistati di qualità."
Ai fini della valutazione della qualità e dell'efficacia di un apprendistato, il quadro proposto definisce sette criteri per le condizioni di apprendimento e di lavoro:
1) contratto scritto; 2) risultati di apprendimento; 3) supporto pedagogico; 4) componente del posto di lavoro; 5) retribuzione e/o compenso; 6) protezione sociale; 7) condizioni di lavoro e condizioni di salute e di sicurezza.
Il quadro propone anche sette criteri per le condizioni quadro:
8) quadro di regolamentazione; 9) partecipazione delle parti sociali; 10) sostegno alle imprese; 11) percorsi flessibili e mobilità; 12) orientamento professionale e sensibilizzazione; 13) trasparenza; 14) assicurazione qualità e monitoraggio dei percorsi di carriera.
La Commissione promuove l'applicazione di tali criteri tramite opportuni finanziamenti dell'UE. Il Fondo sociale europeo attribuisce da solo all'istruzione e alla formazione fino a 27 miliardi di EUR, mentre l'UE sostiene gli apprendistati anche attraverso diversi altri strumenti. L'Alleanza europea per l'apprendistato ha finora reso disponibili 750 000 posti per i giovani. Almeno 390 000 posti di apprendistato sono già stati offerti nel quadro della Garanzia per i giovani, in quanto l'apprendistato è una delle quattro opzioni che dovrebbero essere offerte ai giovani dopo quattro mesi di disoccupazione. Il programma Erasmus+ promuove la mobilità degli apprendisti e include una nuova iniziativaErasmusPro finalizzata a sostenere nel periodo 2018-2020 il collocamento presso imprese all'estero di 50 000 studenti che frequentano corsi di formazione professionale. Poiché gli sforzi per ampliare l'offerta di posti di apprendistato stanno dando frutti, è indispensabile sapere quali sono i criteri di successo. È quel che si propone il nuovo quadro.
Prossime tappe
La proposta sarà discussa dagli Stati membri in vista della sua adozione da parte del Consiglio. La Commissione sta preparando una nuova serie di servizi di sostegno per aiutare gli Stati membri e le parti interessate a realizzare questo quadro attraverso la condivisione delle conoscenze, le attività di rete e le attività di apprendimento tra pari.
L'iniziativa sarà promossa anche tramite l'Alleanza europea per l'apprendistato nonché campagne di sensibilizzazione quali la settimana europea della formazione professionale che si svolge per il secondo anno e che si terrà dal 20 al 24 novembre 2017.
Contesto
L'apprendistato, una combinazione di apprendimento a scuola e di formazione sul luogo di lavoro, agevola la transizione dei giovani dall'istruzione e dalla formazione al mondo del lavoro. Attualmente gli apprendisti in Europa sono circa 3,7 milioni, a fronte di circa 20 milioni di studenti universitari. Se alcuni Stati membri vantano a questo riguardo una tradizione molto lunga e dispongono di un efficace sistema di apprendistato, altri paesi stanno appena istituendo o rafforzando i propri sistemi. In generale, il 60-70% degli apprendisti inizia un'attività lavorativa immediatamente dopo avere terminato l'apprendistato e, in alcuni casi, tale dato sale al 90%.
La proposta di un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità contribuisce al perseguimento dell'obiettivo prioritario dell'UE di promozione dell'occupazione, della crescita e degli investimenti e rispetta le specificità dei sistemi nazionali. Essa rientra nella Nuova agenda per le competenze per l'Europa e ne persegue l'obiettivo di accrescere la qualità e la pertinenza della formazione delle competenze. Una delle priorità è rendere l'istruzione e la formazione professionali una scelta di elezione per un maggior numero di persone. Un accento particolare è posto sulla partecipazione delle PMI, che in molti paesi si è rivelata un fattore di successo fondamentale.
La proposta di oggi si inserisce nel contesto politico della dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017, con cui i leader europei si sono impegnati a adoperarsi per realizzare "un'Unione in cui i giovani ricevano l'istruzione e la formazione migliori e possano studiare e trovare un lavoro in tutto il continente".
L'iniziativa contribuisce inoltre al consolidamento del pilastro europeo dei diritti sociali, il quale statuisce come primo principio che ogni persona ha diritto a un'istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi.
L'iniziativa proposta fa anche seguito alla comunicazione del 2016 "Investire nei giovani d'Europa", in cui la Commissione ha annunciato la sua intenzione di proporre un siffatto quadro per l'apprendistato. Essa si avvale degli importanti contributi forniti dalle parti sociali europee.
L'iniziativa integra quelle avviate dalla Commissione per rafforzare l'istruzione e la formazione professionali, in particolare l'attuale quadro di qualità per i tirocini.
Negli ultimi tre anni la disoccupazione giovanile è diminuita a un ritmo più rapido del tasso di disoccupazione generale (dal 21,4% nel 2014 al 16,7%), ma resta sensibilmente superiore alla media dell'UE (7,6% nell'agosto 2017).
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