Rifugiati: la Commissione propone un quadro comune dell’UE in materia di reinsediamento

Potenziare i canali legali

Immagine: Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione europea.

 

Bruxelles, 13 luglio 2016 – La Commissione europea propone oggi un quadro dell’UE in materia di reinsediamento per istituire una politica comune europea in materia di reinsediamento intesa a garantire alle persone che necessitano di protezione internazionale canali organizzati e sicuri di accesso all'Europa.

La Commissione europea propone oggi un quadro dell’UE in materia di reinsediamento per istituire una politica comune europea in materia di reinsediamento intesa a garantire alle persone che necessitano di protezione internazionale canali organizzati e sicuri di accesso all'Europa. La proposta si inserisce nella riforma del sistema europeo comune di asilo portata avanti dalla Commissione e nelle politiche a lungo termine per una migliore gestione della migrazione delineate nell’agenda europea sulla migrazione. Essa contribuirà inoltre all’attuazione del nuovo quadro di partenariato orientato ai risultati per la cooperazione con i principali paesi terzi di origine e di transito, presentato dalla Commissione il 7 giugno.

Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: "Dobbiamo intensificare i nostri sforzi comuni volti ad assicurare protezione internazionale e ciò significa reinsediare i rifugiati in Europa con modalità sicure e organizzate. Finora i meccanismi ad hoc hanno prodotto alcuni risultati, ma con le nuove procedure proposte oggi potremo collaborare con i governi nazionali fin dalle prime fasi per potenziare i nostri sforzi, creare sinergie ed essere più incisivi. Gli Stati membri decideranno quante persone hanno bisogno di essere reinsediate ogni anno e riceveranno sostegno finanziario dal bilancio dell'UE per attuare le loro decisioni. In tal modo l'Unione potrà onorare concretamente la sua responsabilità collettiva di dare prova di solidarietà nei confronti dei paesi terzi e di aiutarli a far fronte a un gran numero di persone in fuga da guerre e persecuzioni."

Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: "La proposta di oggi costituisce un enorme progresso del nostro impegno volto ad offrire vie legali di accesso sicuro in UE perché coloro che ne hanno bisogno possano ricevere protezione. Essa è parte integrante di un più ampio obiettivo: garantire protezione a chi ne ha bisogno, disincentivare la migrazione irregolare e proteggere i migranti dal rischio di sfruttamento da parte delle reti di trafficanti e da viaggi pericolosi per raggiungere l’Europa. Con l'istituzione di un quadro permanente e pratiche armonizzate possiamo garantire procedure più rapide, aumentando così progressivamente i nostri impegni comuni a favore del reinsediamento. Parallelamente agli sforzi per chiudere le vie di accesso irregolari, l’UE apre in questo modo una vera e propria finestra legale."

La proposta odierna intende fornire un quadro permanente con una procedura unificata per il reinsediamento nell’UE. Saranno ancora gli Stati membri a stabilire il numero di persone da reinsediare ogni anno, ma l’UE nel suo complesso avrà un impatto maggiore grazie al coordinamento degli sforzi nazionali e ad un'azione sinergica. Il futuro quadro di reinsediamento sarà attuato attraverso piani annuali dell'Unione, adottati dal Consiglio e resi operativi tramite programmi di reinsediamento mirati adottati dalla Commissione. Tali piani stabiliranno le priorità geografiche generali individuando le aree da cui prenderà avvio il processo di reinsediamento e il numero complessivo massimo di persone da reinsediare l'anno successivo sulla base della partecipazione e dei contributi degli Stati membri e dei paesi associati a Schenghen nel piano annuale di reinsediamento specifico.

Il quadro dell’UE in materia di reinsediamento stabilisce i criteri che devono essere presi in considerazione per determinare le regioni o i paesi terzi da cui avrà luogo il reinsediamento, quali il numero di persone che necessitano di protezione internazionale in paesi terzi, le relazioni complessive tra l'UE e i paesi terzi e l'effettiva cooperazione in materia di asilo e migrazione, compreso lo sviluppo del loro sistema di asilo e la cooperazione in materia di migrazione irregolare, riammissione e rimpatrio.

Il nuovo quadro dell’UE definirà un insieme di procedure standard comuni per la selezione e il trattamento dei candidati al reinsediamento. Esso stabilisce inoltre criteri comuni di ammissibilità al reinsediamento nell’Unione nel quadro degli specifici programmi dell’UE nonché i motivi comuni di esclusione dei candidati e la procedura (ordinaria o accelerata) da seguire.

Per sostenere gli Stati membri negli sforzi di reinsediamento nel quadro di detti programmi, la Commissione intende destinare 10 000 EUR del bilancio UE per ogni persona reinsediata. I fondi saranno assegnati nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF) dell'UE. I reinsediamenti che avverranno al di fuori del quadro di reinsediamento dell’Unione non saranno finanziati dal bilancio dell’UE.

Il Regno Unito e l’Irlanda possono partecipare all’attuazione del regolamento, qualora scegliessero di farlo, a norma dei pertinenti protocolli allegati ai trattati. La Danimarca non partecipa all'adozione del presente regolamento, non è da esso vincolata né è soggetta alla sua applicazione.

Contesto

Il 13 maggio 2015, la Commissione europea ha proposto una strategia di vasta portata attraverso l’agenda europea sulla migrazione, che pone le basi per il lavoro costante della Commissione volto a far fronte, nell’immediato e nel lungo periodo, alle sfide della gestione efficace e globale dei flussi migratori e che afferma la necessità di un approccio comune per garantire protezione, attraverso il reinsediamento, ai rifugiati che ne hanno bisogno.

L'8 giugno 2015 la Commissione europea ha pubblicato una raccomandazione relativa a un programma di reinsediamento europeo, cui hanno fatto seguito le conclusioni dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, il 20 luglio 2015, sul reinsediamento, attraverso programmi multilaterali e nazionali, di 22 504 persone in evidente bisogno di protezione internazionale.

Il 15 dicembre 2015 la Commissione ha pubblicato una raccomandazione per un programma volontario di ammissione umanitaria gestito con la Turchia. Secondo la dichiarazione UE-Turchia del 18 marzo 2016, un programma volontario di ammissione umanitaria sarà attivato una volta terminati, o per lo meno drasticamente e sostenibilmente ridotti, gli attraversamenti irregolari fra la Turchia e l'UE.

Il 6 aprile 2016 la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione che ha dato avvio al processo di riforma del sistema europeo comune di asilo e alla creazione di un sistema strutturato di reinsediamento che definisca la politica dell’Unione in materia di reinsediamento e metta a punto un approccio comune in materia di ingresso sicuro e legale nell’UE delle persone bisognose di protezione internazionale.

Successivamente a tale comunicazione, il 4 maggio 2016 la Commissione ha presentato un primo pacchetto di riforme che comprende proposte per riformare il sistema di Dublino e renderlo più sostenibile ed equo, rafforzare il sistema Eurodac e creare una vera e propria Agenzia europea per l’asilo.

La Commissione riferisce regolarmente sui progressi compiuti in materia di reinsediamento. Una prima relazione su ricollocazione e reinsediamento è stata adottata il 16 marzo. La seconda, terza e quarta relazione sono state adottate rispettivamente il 12 aprile, il 18 maggio e il 15 giugno. La quinta relazione su ricollocazione e reinsediamento è stata adottata in data odierna.

Per ulteriori informazioni

Domande frequenti — Creare un quadro dell’UE in materia di reinsediamento:

Regolamento che istituisce un quadro di reinsediamento dell’Unione e che modifica il regolamento (UE) n. 516/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Comunicato stampa: Completare la riforma del sistema europeo comune di asilo: verso una politica efficace, equa ed umana in materia di asilo

Domande frequenti — Riformare il sistema europeo comune di asilo

Scheda informativa — Procedure di asilo: la riforma del sistema europeo comune di asilo

Scheda informativa — Qualifiche: Riformare il sistema europeo comune di asilo

Scheda informativa — Condizioni di accoglienza: la riforma del sistema europeo comune di asilo

Scheda informativa — Il sistema europeo comune di asilo

Comunicato stampa: Ricollocazione e reinsediamento: La tendenza positiva prosegue, ma occorre un impegno maggiore

Comunicato stampa: La Commissione annuncia un nuovo quadro di partenariato per la migrazione: cooperazione rafforzata con i paesi terzi per una migliore gestione della migrazione

Comunicato stampa: Verso un sistema europeo comune di asilo equo e sostenibile

Comunicato stampa: La Commissione presenta opzioni per riformare il sistema europeo comune di asilo e potenziare vie di accesso legali e sicure all'Europa

Conclusioni del Consiglio sul reinsediamento di 20 000 persone bisognose di protezione internazionale

Comunicato stampa: Un programma volontario di ammissione umanitaria gestito con la Turchia per i rifugiati provenienti dalla Siria

Raccomandazione della Commissione per un programma volontario di ammissione umanitaria gestito con la Turchia

Dichiarazione UE-Turchia del 18 marzo 2016

Proposta di decisione del Consiglio che modifica la decisione (UE) 2015/1601 del Consiglio, del 22 settembre 2015, che istituisce misure temporanee nel settore della protezione internazionale a beneficio dell’Italia e della Grecia

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