di Redazione
Londra – Per l’assassinio della deputata laburista Helen Joanne Cox, avvenuto lo scorso 16 giugno, a Birstall, vicino Leeds, è stato arrestato Thomas Mair, 52 anni. L’uomo accusato di omicidio volontario e porto d’armi abusivo, al momento della sua incriminazione in Tribunale, ha dichiarato “la morte ai traditori, la libertà per la Gran Bretagna”. Secondo alcuni testimoni Mair, prima di uccidere la deputata britannica, con tre colpi di arma da fuoco e poi accoltellarla, l’avrebbe aggredita urlando “Britain first”, riferendosi forse al partito di estrema destra.
Nel corso di una perquisizione nell’abitazione del killer, la polizia ha ritrovato simboli, libri neonazisti ed anche istruzioni per la fabbricazione di armi esplosive.
La deputata laburista poco prima di essere uccisa, aveva avuto un incontro con gli elettori per la campagna di opposizione alla Brexit. Jo Cox, stava infatti conducendo una forte battaglia per evitare che la Gran Bretagna corresse il rischio di uscire dall’Europa.
A Londra migliaia di persone si sono unite in una veglia corale, in memoria di Jo Cox. In questi giorni dopo il brutale omicidio i principali partiti del Regno Unito, hanno sospeso la campagna per il referendum del 23 giugno sulla Brexit.
La sorella di Jo Cox ha detto “bisogna continuare quello che lei ci ha lasciato.. dobbiamo unirci.. lottava solo per il bene..”
Il premier britannico David Cameron e il leader laburista Jeremy Corbyn definiscono l’omicidio della Cox “un attacco alla democrazia”.