In sciopero anche i ferrovieri francesi contro la riforma del lavoro.
La protesta inizierà stasera alle 19 e contribuirà a paralizzare il settore dei trasporti, già colpito dalla mancanza di carburante, per la chiusura di quattro raffinerie su otto, presidiate dai manifestanti.
Il premier Mauel Valls e il Presidente della Repubblica Francois Hollande, nonostante le dure contestazioni di questi giorni, non vogliono sentirne di ritirare la legge o di apportare modifiche al testo, possibilità ventilata invece dal titolare delle Finanze Michel Sapin, in particolare sulle regole di assunzione e di licenziamento, che dall'entrata in vigore della riforma, hanno subito una forte semplificazione estesa anche alla discrezionale possibilità per le grandi imprese di ridurre i salari.
Inoltre i francesi sono doppiamente sul piede di guerra, anche per la modalità di approvazione celere della legge, da parte del governo, che esclude il passaggio in Parlamento, avendo fatto ricorso all'articolo 49,3 della costituzione.
Inoltre gli scioperi e i disordini di questo periodo, avranno una ricaduta negativa sull'immagine della Francia, a ridosso dell'avvio del Champions league di calcio, in programma dal 10 giugno al 10 luglio, secondo le preoccupazioni espresse dall'ente turismo di Parigi.