di Redazione
La Grecia oggi torna alle urne, per la terza volta nel 2015, due volte per le elezioni politiche.
Il premier uscente Alexis Tsipras, ad Atene , rivolgendosi ai giornalisti , all’uscita dal seggio elettorale di Kypsel dichiara “ La Grecia oggi esercita il suo diritto democratico e decide del proprio futuro. Serve un governo forte con un mandato per quattro anni".
Il leader Tsipras eletto in gennaio primo ministro ha condotto in questi mesi i negoziati per il pagamento del debito di Atene con i creditori internazionali, firmando il terzo piano di salvataggio , non senza pochi contrasti interni al partito di Syriza ed al governo.
Tsipras ha deciso di dimettersi insieme al suo governo e far tornare a votare il Paese.
La tornata di oggi registra un forte astensionismo, 10 milioni di greci potrebbero non andare alle urne, e le previsioni sono di un testa a testa tra Syriza forse leggermente avanti ma probabilmente in calo secondo i sondaggi, e i conservatori di Nuova Democrazia, favorevoli ad un governo di unità nazionale.
Tsipras potrebbe dunque far ricorso ad un governo di coalizione con il partito nazionalista Greci indipendenti di Panos Kammenos, già membro della coalizione del governo dimissionario ma che potrebbe non avere i voti minimi per entrare in Parlamento, ed un’alleanza con i socialdemocratici del Pasok.
Alba dorata secondo i sondaggi potrebbe essere il terzo partito, del neonazista Nikos Michaloliakos.
