di redazione
L'Eurogruppo di oggi ha dato una svolta alla questione greca, dopo lunghe settimane di stallo, finalmente sono state poste le basi per un accordo definitivo, che potrebbe arrivare in settimana.
Il nuovo piano di riforme presentato dal premier ellenico Alexis Tsipras, sono state accolte con favore dai creditori internazionali, anche se ha sottolineato il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, c'è ancora moltissimo da fare.
Il vertice dei ministri finanziari dall'eurozona iniziato alle 12 di questa mattina ha preceduto l'euro summit della serata che ha tirato le conclusioni sui passi avanti compiuti nella giusta direzione, come ha detto il presidente Jeroen Dijsselbloem, a margine dell'eurogruppo , che non ha voluto entrare nei dettagli del documento greco, perché arrivato tardi, e non è stato possibile approfondire i temi del piano. stato
L'avvicinarsi di un accordo finale ha rassicurato le borse che, hanno chiuso in rialzo, con Madrid +4%, Parigi e Francoforte +3,8%, e Atene con +9%. Però lo stato di salute degli istituti di credito , la fuga di capitali dalla banche greche rimangono preoccupanti, insieme alla maxi rata che dal 5 giugno è slittata al 30 giugno come termine ultimo di pagamento al Fmi di 1,6 miliardi di euro.
Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker a chiusura delleurogruppo straordinario di oggi, ha manifestato ottimismo su un possibile risolutivo accordo " entro questa settimana ".
21 giugno 2015 – Partita in chiusura per la questione greca. Il primo ministro Alexis Tsipras, ha esposto in conference call ad Hollande, Merkel e Juncker, alcune misure che Atene presenterà al vertice dell’Eurogruppo lunedì 21 giugno cui parteciperanno Christine Lagarde (Fmi), il presidente della Bce Mario Draghi e dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Il programma fiscale riguarderà il blocco dei prepensionamenti, un aumento della tassa di solidarietà per chi guadagna oltre 30mila euro l’anno e per le società con utili superiori ai 500mila euro annui.
A differenza del piano di giugno Atene sarebbe ora pronta a raggiungere per il 2015 l’obiettivo di un avanzo primario dell’1% sul Pil e di centrare il target di una avanzo del 3,5% per il 2018 come chiedono i creditori. Sempre secondo indiscrezioni Atene dovrebbe raggiungere il 2% nel 2016 e il 3% nel 2017.
Domani il vertice europeo non si accontenterà più di impegni, l’incontro richiederà l’ufficialità di un accordo siglato da Atene e i creditori internazionali.
L’intesa mira a sbloccare l’ultima tranche di aiuti di salvataggio da 7,2 miliardi, per far uscire da una drammatica situazione di liquidità la Grecia, che negli ultimi giorni ha provocato una consistente fuga di capitali , per più di 4miliardi di euro, creando nuovo panico nei mercati, già in fibrillazione per il debito di fine giugno, che Atene dovrà rimborsare al Fondo monetario internazionale (Fmi), relativo alla rata del 5 giugno non corrisposta in quella data, a cui si aggiungono i 2,2 miliardi occorrenti per il pagamento delle pensioni e stipendi di giugno ai dipendenti pubblici.
Uno scenario finanziario dunque molto difficile, che fino ad ora il governo greco era riuscito a tamponare, ma che adesso è divenuto insostenibile per la flessione del gettito fiscale, per cui il taglio a stipendi e pensioni sembrerebbe quasi certo.
Lunedì l’Eurogruppo tornerà a riunirsi anticipando l’ora prevista delle 15, alle 12. L’eurosummit dei capi di governo, si riunirà intorno alle 19, per valutare la situazione in caso di mancato accordo con la Grecia, che potrebbe avviarsi verso il default e l’uscita dalla moneta unica o verso nuovi scenari,come annunciato dal premier Tsipras a margine dell’Eurogruppo di giovedì scorso.