Oggi, 3 ottobre 2014, ricorre il 24° anniversario della riunificazione tedesca avvenuta nel1990, quando la Repubblica Federale Tedesca, lato Ovest, e la DDR dell’Est poterono finalmente riunirsi dopo che l’anno precedente, il 9 Novembre 1989, era stato abbattuto il muro di Berlino, concreto simbolo della divisione in due non solo della città ma del mondo intero.
La Germania era stata divisa in due stati dalle potenze alleate al termine della seconda guerra mondiale. Dopo le prime elezioni libere nella Germania Est, tenute il 18 marzo 1990, i negoziati tra i due Stati culminarono in un Trattato di Unificazione, mentre i negoziati tra le due Germanie e le quattro potenze occupanti produssero il cosiddetto Trattato due più quattro, che garantiva la piena indipendenza a uno stato tedesco riunificato. La Germania riunificata rimase un paese membro della Comunità Europea (e poi dell’unione Europea) e della NATO. Il termine “riunificazione” viene usato in contrapposizione all’espressione Unificazione della Germania riferito al processo che portò alla costituzione dello Stato tedesco nel 1871. Legalmente però non si tratta di una riunificazione tra i due stati tedeschi, ma dell’annessione da parte della Germania Ovest delle cinque regioni della Germania Est più Berlino Est: tale scelta ha reso più veloce la riunificazione tra i due stati (evitando così la creazione di una nuova costituzione e la sottoscrizione di nuovi trattati internazionali). “Oggi, come ben sappiamo – considera il commentatore politico Mario Virdis nel suo sito – la Germania, a ragione o a torto, è il motore della Comunità Europea. La sua massima rappresentante, Angela Merkel è, tra l’altro, nata e cresciuta proprio nella Germania dell’Est. Quello che fa riflettere di Lei e della sua politica, e che anche personalmente mi impensierisce, è che – dimenticando il passato – Lei non è mai stata troppo tenera con gli altri Paesi d’Europa che oggi necessitano, come un tempo la “sua Germania Est”, di aiuto e sostegno.
Il suo egoismo attuale fa pensare che abbia presto dimenticato quello che gli altri Stati europei fecero per la riunificazione della Germania: compreso un massiccio salasso economico che causò un fortissima inflazione nelle loro economie. All’atto della riunificazione tra le due Germanie, quando al marco orientale fu dato lo stesso valore del marco occidentale, l’altissimo costo lo pagarono, sotto forma di inflazione la gran parte delle economie degli altri Paesi europei. Oggi tutto questo sembra dimenticato, è acqua passata, e la locomotiva economica tedesca travolge le altre, incurante di quelle degli altri Paesi che un tempo, invece, furono l’ancora di salvezza per la Germania riunificata. La storia insegna, però, che “chi di spada ferisce…”.