Bruxelles.
Quello dello sport è nell’UE un importante settore economico a pieno titolo, con una quota dell’economia nazionale comparabile a quella dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca combinate. Inoltre, il suo peso pare destinato ad aumentare in futuro. Nel complesso, il settore dello sport produce il 2% del PIL complessivo dell’UE, mentre l’occupazione complessiva generata dalle attività sportive è di 7,3 milioni di unità, pari al 3,5% dell’occupazione complessiva nell’UE. Nonostante queste cifre impressionanti, l’impatto economico delle industrie dello sport è spesso sottovalutato.
Per ribadire il ruolo delle industrie sportive quali volano dell’economia il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e la Commissaria Androulla Vassiliou hanno copresieduto la riunione ad alto livello degli stakeholder sull’impatto dello sport e delle industrie sportive. La riunione intendeva fare un bilancio dei progressi realizzati dopo la prima riunione dell’industria europea di articoli sportivi svoltasi il 21 gennaio 2014. Inoltre, la riunione ha offerto l’opportunità di presentare un piano d’azione portato avanti dall’industria relativo all’impatto economico dello sport e alle industrie dello sport. Nella sua allocuzione Antonio Tajani ha ribadito il ruolo dello sport quale importante leva dell’innovazione, della competitività industriale e dell’occupazione.
Azioni concrete per promuovere lo sport e le industrie dello sport in Europa
In seguito alla prima riunione delle industrie europee dello sport del 21 gennaio, la Commissione ha analizzato tutte le idee prospettate dagli stakeholder ed ha stilato un elenco di tre obiettivi principali:
1. Massimizzare l’efficienza degli investimenti nell’infrastruttura sportiva:
Con le restrizioni imposte ai finanziamenti pubblici, il miglioramento dell’efficienza degli investimenti nelle infrastrutture sportive è diventato cruciale.
A tal fine, il piano d’azione contempla diverse azioni tra cui: fare il bilancio delle infrastrutture esistenti in tutti gli Stati membri, costituire un forum di decisori politici e rappresentanti dell’industria per condividere le pratiche ottimali, incoraggiare i cluster sportivi, agevolare la costituzione di partenariati pubblico-privati e far opera di sensibilizzazione nella comunità sportiva del fatto che nell’ambito dell’iniziativa Orizzonte 2010 è possibile includere progetti sportivi alla voce “appalti pubblici innovativi”.
2. Promuovere la competitività delle industrie dello sport:
L’industria dello sport è caratterizzata da ondate di innovazione ricorrenti e in rapida alternanza, spesso in collaborazione con altre industrie (tessile, elettronica, aerospaziale, ecc.). Tuttavia, gli investimenti in prodotti innovativi per lo sport possono essere realizzati nella misura in cui i diritti di proprietà intellettuale sono sufficientemente protetti. Inoltre, gli accordi di libero scambio e di investimento tra l’UE e i paesi terzi sono essenziali per migliorare le condizioni di accesso al mercato per le industrie unionali dello sport.
In tale contesto, si propongono diverse azioni tra cui: sviluppo di studi sull’efficacia e la sostenibilità degli eventi sportivi in Europa, promozione di sinergie a livello di UE, incoraggiamento agli Stati membri affinché beneficino appieno delle possibilità di finanziamento da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Inoltre, gli Stati membri dovrebbero scambiare pratiche ottimali, in modo da assicurare un’applicazione efficace e uniforme dei diritti di proprietà intellettuale. L’UE dovrebbe inoltre rafforzare la collaborazione tra cluster negli Stati membri, sviluppare studi di casi sulle nuove tendenze e opportunità e tenere conto delle esigenze delle industrie dello sport all’atto di negoziare accordi bilaterali di libero scambio. Infine, una “missione per la crescita” dell’UE imperniata sull’industria dello sport andrebbe organizzata dopo ogni grande evento sportivo celebrato in paesi terzi.
3. Dare spazio alla domanda di attività sportive e ricreative e alla relativa domanda di prodotti e massimizzare gli effetti a cascata su crescita e occupazione:
Nella catena di fornitura di articoli sportivi ogni nuovo posto di lavoro genera 0,65 nuovi posti di lavoro nell’indotto al di fuori della catena delle forniture. I settori con il potere moltiplicatore più grande sono quelli della costruzione e del turismo.
In questo contesto è prevista una serie di azioni tra cui: utilizzare le possibilità di finanziamento garantite da COSME, sostenere le imprese che operano nella “app economy”, costituire agenzie specifiche a livello regionale per agevolare l’organizzazione di eventi sportivi e adottare misure per agevolare le attività legate al turismo sportivo. L’UE, assieme agli Stati membri e agli altri stakeholder, incoraggerà inoltre il turismo dai paesi terzi verso l’Europa in occasione di grandi eventi sportivi ed esaminerà se sia il caso di dare seguito alle raccomandazioni del gruppo di esperti sul finanziamento sostenibile dello sport relative al riesame del sistema di IVA per tener conto della natura specifica dello sport.
Contesto
Considerata l’importanza dello sport quale volano della crescita per l’economia dell’UE in senso lato, il 21 gennaio 2014 si è tenuta una riunione informale di stakeholder ad alto livello (MEMO/14/35), intesa quale piattaforma per far incontrare i rappresentanti di tutti i settori economici legati allo sport, i cluster, il mondo universitario e le associazioni sportive.
La riunione, che era un’iniziativa congiunta del Vicepresidente Tajani e della Commissaria Vassiliou, ha consentito agli stakeholder di scambiare punti di vista sulle misure e/o iniziative che la Commissione dovrebbe prendere in considerazione a livello di UE per incentivare ulteriormente gli effetti positivi che lo sport ha sull’industria manifatturiera dell’UE e sull’economia nel suo complesso.