Messina – Nell'anno europeo della cultura l'Azienda Ospedaliera Papardo inaugura la Stanza Rosa, spazio dedicato all'accoglienza delle vittime di violenza di genere, nell'ottica della promozione della cultura del rispetto dei diritti umani.
A presiedere la cerimonia inaugurale, tenutasi nei locali del''Auditorium aziendale gremito di autorità civili, religiose e militari, è stato il commissario starordinario dr Paolo La Paglia, il quale si è dimostrato da subito a sostegno del progetto aziendale "Codice Rosa" e sensibile verso le politiche di contrasto della violenza di genere, il quale ha dichiarato che: "i dati nazionali evindeziano il fenomeno dilagante della violenza di genere pertanto la presa in carico delle vittime è fondamentale sul fronte sanitario; difatti la stanza rosa era già funzionante, ma questo momento di riflessione è stato da me voluto per divulgare l'esistenza di un codice rosa in pronto soccorso destinato alla vittime e di una stanza a loro dedicata nell'ottica di un trattamento sanitario a 360° nel pieno rispetto della privacy e dell'ottemperanza dei lori bisogni".
Ad argomentare le procedure aziendali è stata la dr Francesca Paratore referente aziendale per il "Codice Rosa", progetto aziendale finanziato dal Ministero della Salute, che ha visto l'implementazione di svariate iniziative nel quadriennio 2014/2018: incontri formativi dedicati agli operatori sanitari e alle forze dell'ordine, formazione blended aziendale, strutturazione dell' applicativo NAGE, percorsi di formazione nelle scuole e alternanza scuola lavoro finalizzate alla prevenzione nella popolazione giovanile. Fondamentale, inoltre, la collaborazione con l'ASP Messina, con la rete di associazioni cittadine e con le forze dell'ordine per procedure interistituzionali rivolte al contrasto alla violenza. Durante la cerimonia erano, difatti, presenti i componenti della Task Force interistituzionale coinvolta negli incontri formativi e i ragazzi del Maurolico, accompagnati dalla Preside dr Giovanna De Francesco, i quali hanno improvvisato uno sketch sul reato di stalking.
A presenziare al tavolo dei relatori dell'evento inaugurale: l'Assessore regionale alla Salute, avv. Ruggero Razza il quale garantisce la previsione di risorse finanziarie rivolte alla diffusione del modello Codice Rosa in tutte le strutture dove i talenti andranno valorizzati nell'ottica di una futura rete ospedaliera basata sul miglioramento funzionale di quella già esistente; il Rettore dell'Università degli Studi di Messina, avv. Salvatore Cuzzocrea si è mostrato compiaciuto della scelta di intitolare la stanza rosa alla compianta professoressa Antonella Cocchiara per il lavoro da lei profuso, e da tutti riconosciuto con commozione in auditorium, nel contrasto alla violenza sulle donne. Il Rettore si auspica, inoltre, una collaborazione fra le aziende per il contrasto del fenomeno di fuga dei pazienti.
Snodatisi successivamente gli autorevoli interventi del Prefetto, dr Maria Carmela Librizzi in sinergia tematica con il Procuratore aggiunto, dr. Giovannella Scaminaci le quali convergono nell' impegno, come prefetto e procuratore donna, al favoriemto di percorsi rivolti alla difesa delle vittime e all'implementazione di nuove realtà impegnate in questo percorso che vede Messina un'eccellenza nella repressione della violenza di genere
Il taglio del nastro con annessa scopertura della targa sono avvenuti nei locali del Pronto Soccorso, luogo in cui è sita la Stanza Rosa dedicata alla prof.ssa Antonella Cocchiara, docente dell' Università degli Studi di Messina "per essersi spesa con dedizione costante nella divulgazione della cultura della non violenza sulle donne".
La stanza, benedetta da Mons. Cesare Di Pietro e dal parroco Francesco Gullo, in presenza del marito prof. Michele Bonaiuto e degli intervenuti, ospiterà un ambulatorio per il Codice Rosa, predisposto per l'accoglienza e la presa in carico delle donne e dei minori vittime di abusi sessuali e maltrattamenti fisici e psicologici nel pieno rispetto della tutela della privacy. Con l'espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso.
Il Codice Rosa è un codice virtuale affiancato ai codici di gravità per identificare un percorso di accesso al Pronto Soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini e persone discriminate, sempre con unapproccio gender sensitive.
È in questa prospettiva che l'A.O.Papardo opera in primis con la rete territoriale dei Centri Antiviolenza e in sinergia con Enti e Istituzioni, in linea con le direttive nazionali e internazionali. La formazione continua e interdisciplinare e la divulgazione della cultura della non violenza di genere rappresentano lo strumento essenziale per promuovere le conoscenze, condividere le procedure operative, sviluppare la collaborazione e la motivazione all'interno dei gruppi operativi.
La rete regionale Codice Rosa, di cui l'Azienda Ospedaliera Papardo è capofila per la regione Sicilia, è l' evoluzione di un progetto avviato in Toscana già nel 2010 ed è il risultato dei nuovi assetti organizzativi studiati e messi in campo dal Sistema Sanitario Regionale predisposto per offrire una risposta tempestiva e qualificata per il contrasto al fenomeno della violenza di genere diffuso su scala globale e indicante la violazione dei diritti umani.