Immagini. Il vulcano dell'Etna – Panorama della valle dell'Alcantara sullo sfondo dell'Etna.
Acireale – Terre d’Etna e valle dell’Alcantara: questo il nome del parco culturale ecclesiale della diocesi di Acireale. Un progetto fortemente voluto e sostenuto dal vescovo mons. Antonino Raspanti e guidato da don Roberto Fucile, neodirettore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale del Turismo, Pellegrinaggi e Sport, dall’ing. Melino Ficili, promotore del progetto, e dalla dott.ssa Anna Maria Musmeci, coordinatrice del progetto di sviluppo turistico interregionale Itinerari della Fede-Cammini di Fede.
L’obiettivo alla base della creazione di un parco ecclesiale è stato ampiamente illustrato, lo scorso febbraio a Roma, da mons. Mario Lusek, direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale del Turismo, Tempo libero e Sport della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione del primo incontro del Tavolo di coordinamento dei parchi culturali ecclesiali: è necessario costruire un sistema su base territoriale per valorizzare strategicamente e sinergicamente il patrimonio delle Chiese locali, in ambito liturgico, storico-artistico, museale. Con riferimento agli orientamenti pastorali Educare alla vita buona del Vangelo del convegno di Firenze In Cristo il nuovo umanesimo, l’idea proposta da Luoghi dell’Infinito (rivista mensile di Avvenire), è stata condivisa e proposta da mons. Lusek ed abbracciata da diverse diocesi italiane. La diocesi di Acireale ha raccolto in modo significativo l’invito ad agire localmente pensando globalmente, con la creazione di un proprio tour operator Wom Sicilia.
Terre d’Etna e valle dell’Alcantara, inserendosi nella più ampia rete dei parchi culturali ecclesiali italiani coordinati dall’ufficio nazionale Cei, è il terzo parco culturale ecclesiale operativo in Italia e l’unico in Sicilia, per la quale costituirà il Progetto pilota ed una valida metodologia da seguire per realizzare nuovi progetti. Un riconoscimento ufficializzato lo scorso 17 novembre 2016, in occasione della convocazione del Tavolo di lavoro nazionale, dopo mesi di duro lavoro che hanno portato la diocesi alla stipula di una convenzione con la Regione Sicilia ed all’inserimento all’interno del Gal Le terre di Aci e del Gal Terre dell'Etna e dell'Alcantara. Il progetto ha l’obiettivo di proporre e costituire un sistema totalmente nuovo ed una concezione fortemente innovativa del rapporto tra turismo religioso e territorio: un contributo concreto allo sviluppo economico e sociale del territorio della diocesi di Acireale, auspicando l’attuazione di una rete sinergica di relazioni tra le diverse realtà operanti nello stesso segmento territoriale, quali comunità parrocchiali, santuari, associazioni laicali, al fine di valorizzare il patrimonio storico-artistico (inteso in senso ampio e compendente anche i beni culturali immateriali) ed offrendo delle opportunità lavorative ai giovani. L’importanza della creazione del parco culturale ecclesiale risiede nella collaborazione strategica tra la diocesi ed i privati, al fine di proporre un turismo religioso che possa valorizzare pienamente le piccole realtà, insite nel territorio, ed avere una ricaduta positiva sull’economia di quest’ultime. Un sistema di turismo religioso capace di trarre le forze necessarie dal territorio, al fine di proiettarsi su scala nazionale ed internazionale, attraendo nuovi flussi turistici. Un turismo diverso capace di valorizzare e comunicare l’arte sacra, attraverso la catechesi ed un approfondimento della dimensione teologica dell’arte.
In ambito di turismo religioso, la diocesi di Acireale ha condiviso, occupandosi della coordinazione, Itinerari della Fede-Cammini di Fede, promosso dall’assessorato regionale turismo, sport e spettacolo. Il progetto, creato in seguito alle attività promosse a conclusione della prima Borsa del Turismo delle Religioni 2015, è stato presentato alla stampa lo scorso 9 maggio 2016 ed il 18 luglio 2016 nel corso del Radiogiornale italiano di Radio Vaticana, in occasione dell’intervista realizzata da Tiziana Campisi alla dott.ssa Musmeci. Attraverso il turismo religioso, l’obiettivo del progetto è la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale siciliano, al fine di incentivare la fruizione dei luoghi simbolo delle tradizioni secolari ed allo stesso tempo offrire opportunità lavorative ai giovani della diocesi, i quali da anni prestano le proprie competenze tecniche per la tutela e la comunicazione del patrimonio storico-artistico della diocesi. Il team di giovani, i quali hanno contribuito alla sua realizzazione e costituiranno una risorsa insostituibile per l’avviamento dei diversi itinerari, è composto da molteplici professionalità, tra cui i soci dell’associazione culturale diocesana Cento Campanili, dal 2003 operante nel settore della tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico.