Il Papa concluderà la visita negli Usa con un discorso all’Assemblea dell’Onu

Attesa per l’intervento al Palazzo di Vetro - Il Segretario generale Ban Ki-moon ringrazia il Pontefice per la sua “guida misericordiosa volta alla pace e in favore dell’umanità”.

Immagine: Papa Francesco con il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon

 

Papa Francesco ha iniziato, venerdì 23 settembre, la sua visita di 6 giorni negli Stati Uniti. Al suo arrivo all’aeroporto di Washington il pontefice è stato accolto dal presidente americano Barack Obama che era insieme con la moglie Michelle e le figlie Sasha e Malia. Questo primo viaggio di Bergoglio in Usa prevede diversi incontri istituzionali tra i quali spiccano quelli con il Congresso USA, a Washington, e con l’Assemblea generale dell’Onu a New York che praticamente conclude il ciclo delle visite. Sono oltre 150 i capi di stato che parteciperanno alla 70esima Assemblea generale delle Nazioni Unite apertasi lo scorso 15 settembre al Palazzo di Vetro. La settimana prossima si terrà il summit delle Nazioni Unite che adotterà l’Agenda per lo sviluppo post-2015 – un incontro di alto livello da venerdì 25 a lunedì 28 settembre – quando i leader mondiali dovranno accordarsi sulle misure sostenibili che si succederanno agli Obiettivi di sviluppo del Millennio concordati nel 2000.

 

La Dichiarazione del Millennio dà corpo a una partnership tra i paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo (Pvs). Rappresenta un accordo in base al quale i Pvs si impegnano a mantenere un’economia sana per garantire il loro stesso sviluppo e per indirizzare i bisogni umani e sociali. I paesi sviluppati, a loro volta, convengono di fare da supporto ai paesi più poveri con aiuti, commerci e riduzioni del debito.

 

Dal 28 settembre al 5 ottobre è previsto il dibattito annuale dell’Assemblea Onu, quando i rappresentanti nazionali presenteranno le proprie opinioni sulle sfide globali. Per la prima volta nella storia delle Nazioni Unite un Papa parlerà durante i lavori dell’Assemblea generale e lo farà con la massima attenzione mediatica possibile. L’intervento di Papa Francesco, infatti, sarà il primo dopo l’apertura dei lavori, un discorso di 30 minuti in lingua spagnola. Dopo Papa Francesco si alterneranno al podio Barack Obama, Xi Jinping, Vladimir Putin e Francois Hollande. Tra gli altri interventi quelli del leader iraniano Hassan Rouhani, dell’ucraino Petro Poroshenko e del presidente cubano Raul Castro.

Secondo il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, la voce del Papa richiamerà ai valori morali e tratterà in modo approfondito il nesso tra povertà e cambiamento climatico. Al riguardo in una recente intervista alla Radio Vaticana Ban Ki-moon ha detto: “Abbiamo veramente bisogno di una forte voce che richiami ai valori morali, e sono grato a Papa Francesco per la sua guida misericordiosa volta alla pace e in favore dell’umanità”.

 

Anche Matteo Renzi tornerà a New York sul podio dell’Assemblea generale dell’Onu. L’intervento del premier è previsto per il 30 settembre. Renzi cercherà di rafforzare la candidatura dell’Italia per un seggio non permanente nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2017-2018. Le elezioni si terranno in Assemblea generale nel giugno 2016 e la candidatura del nostro paese è ormai pendente dal 2009. Fin dal suo ingresso nel 1955 l’Italia ha fatto parte del Consiglio di Sicurezza, quale membro non permanente, per sei volte.

 

ONU – Diritti Umani 

Facebook: https://www.facebook.com/unitednationshumanrights
Twitter: http://twitter.com/UNrightswire
Google+ gplus.to/unitednationshumanrights
YouTube: http://www.youtube.com/UNOHCHR 
Storify: http://storify.com/UNrightswire

Per consultare l'Indice universale sui diritti umani: http://uhri.ohchr.org/en

Stampa Articolo Stampa Articolo