Celebrata a Messina la ricorrenza di S. Francesco di Sales Relazione del prof. Francesco Pira e Santa messa

di Domenico Interdonato

Foto I: da sinistra il prof. Francesco La Pira e il giornalista Crisostomo Lo Presti presidente UCSI Messina .

A Messina la festa del Santo Patrono dei giornalisti cattolici, si è svolta nel solco della consolidata e buona tradizione condivisa dall’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) Sezione di Messina, dall’Assostampa di Messina, unitamente alla testata giornalistica diocesana La Scintilla e all’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali.
L’annuale appuntamento della festa di S. Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti, si è svolto nella mattinata di lunedì 9 febbraio 2015 nella magnifica location cinquecentesca della Chiesa Annunziata dei Catalani di Via Giuseppe Garibaldi.

La giornata è stata disturbata da un allerta meteo, che non ha permesso di far partecipare all’evento gli studenti dei licei cittadini e di altri istituti della provincia, presente soltanto una delegazione dell’Istituto Comprensivo di Furci Siculo guidata dalla prof.ssa Graziella Cacciola.
L’evento dedicato a S. Francesco di Sales è iniziato con la presentazione della Sezione UCSI di Messina,da parte della giornalista Ucsina Laura Simoncini, la cui relazione è servita a ricordare a tutti, storia, scopi sociali e attività, dell’Ucsi nazionale e provinciale.
I lavori sono stati introdotti dalla dott. Rachele Gerace componente Ucsi, che ha presentato il relatore Prof. Francesco Pira sociologo, giornalista e docente di comunicazione presso l’Università di Messina e l’Università salesiana di Venezia (IUSVE). La relazione del prof. Francesco Pira è stata incentrata sul tema: La comunicazione sociale della Chiesa: da “Andate e predicate” ai Social Network. Il prof. Pira è riuscito con "semplicità" a raccontare l’evolversi della comunicazione nella Chiesa, a cominciare dal primo messaggio fatto da Papa Pio XI alla radio Vaticana era il 12 febbraio del 1931, per giungere ai primi spot televisivi dedicati all’otto per mille, fino ad arrivare ai recentissimi Tweet di Papa Francesco, un Papa che comunica in maniera diretta, perché è lui ad andare a trovare il gregge, interagendo magistralmente con i Mass Media e i Social Networks. La relazione ha lambito anche il messaggio del Santo Padre in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2015.
Il giornalista Crisostomo Lo Presti Presidente della Sezione Ucsi di Messina, ha ringraziato il prof. Pira con la consegna di una targa, per la sua eccellente relazione, il momento è stato suggellato da un caloroso applauso. Il Presidente Lo Presti ha letto un messaggio dedicato a tutto il team nazionale, regionale e provinciale, che in questi lunghi anni della sua presidenza lo ha supportato, con affetto e professionalità, ricordando i momenti più significativi del suo ritorno, dopo anni di "esilio" in giornali di tutt’Italia, nella terra che gli ha dato i natali a cui si sente legato da sentimenti di amore nella consapevolezza del significato profondo dell’origine. Sono seguiti i saluti del giornalista Peppino Gulletta Segretario dell’Assostampa Messina e del giornalista Carlo Parisi Segretario dell’Assostampa Calabria.
Dopo un momento di pausa dedicato alle foto ricordo, Mons. Giò Tavilla Consulente ecclesiastico dell’UCSI di Messina ha presieduto la Santa Messa, e portato i saluti dell’Arcivescovo. Durante l’omelia ha ricordato i tanti giornalisti caduti durante il loro lavoro, che spesso si svolge in aree di crisi lontane e pericolose e infine ha detto "Gesù ama stare in mezzo alla gente e questo i giornalisti lo fanno nel loro lavoro quotidiano". Particolarmente toccante il suo accenno alle letture previste dalla liturgia del giorno, mai scelte dall’uomo, ma significativamente calate dal Cielo che si sposavano perfettamente con la tematica, l’atmosfera e i sentimenti che aleggiavano nel contesto celebrativo.
Al termine della celebrazione, è stata letta la Preghiera del Giornalista dal Presidente Lo Presti, il quale ha ringraziato tutti ed in particolare le tante autorità civili e militari presenti.

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