L’AQUILA – Grande attesa per l’uscita di “Italia ante Covid” (One Group Edizioni), il nuovo libro in corso di stampa del giornalista e scrittore aquilano Goffredo Palmerini, di recente insignito a Sulmona del Premio Nazionale Pratola per la Letteratura con la motivazione “a Goffredo Palmerini, da sempre impegnato a diffondere la cultura e le tradizioni abruzzesi nel mondo. Studioso dei fenomeni legati all’emigrazione, autore di pregevoli pubblicazioni, tra le intelligenze più rappresentative della nostra terra.”
La prima presentazione di “Italia ante Covid”, così come avvenuto per tutti i libri dello scrittore, avverrà a L’Aquila sua città natale. La Casa editrice sta già cercando un soluzione adeguata che consenta, puntualmente osservate le disposizioni di sicurezza contro la pandemia, l’accoglienza del pubblico sempre numeroso alle presentazioni dei libri di Palmerini.
Presto, dunque, saranno resi noti i dettagli dell’evento: relatori, data e luogo. Intanto crescono le prenotazioni per l’Edizione speciale, autografata e personalizzata dall’Autore, quasi una corsa per garantirsi una o più copie. I libri ordinati all’editore (è sufficiente un’email a direzione@onegroup.it) saranno spediti seguendo rigorosamente l’ordine cronologico delle prenotazioni.
Il volume, 374 pagine, una veste grafica particolarmente curata e 301 splendide immagini in bianco e nero a corredo dei capitoli, ha un prezzo di copertina anch’esso davvero speciale (15 Euro). Le storie raccontate sempre intriganti, con una scrittura di pregio, fine e coinvolgente. Il libro ha la Prefazione scritta da Benedetta Rinaldi, giornalista e conduttrice televisiva. Per molti anni ha condotto per Rai International, poi Rai Italia, programmi di servizio per gli italiani nel mondo (Italia chiama Italia, Community), e inoltre altri importanti programmi per Rai 1 e Rai 3. Con il consenso dell’editore qui di seguito si anticipa il testo della Prefazione.
PREFAZIONE
di Benedetta Rinaldi *
Solo gli occhi di un innamorato sanno vedere tracce dell’amata in ogni minimo dettaglio, per gli altri magari minuscolo o insignificante. Questa nuova fatica letteraria di Goffredo Palmerini, amico prima che giornalista e scrittore, è l’ennesima dichiarazione d’amore alla terra d’Abruzzo che è stata, è e sarà la sua amata.
Goffredo in questo suo libro ci porta per mano a conoscere il “suo” Abruzzo. Lo fa gentilmente ma anche in maniera imprevedibile fra passato e presente, fra Italia e America del Sud e del Nord, ad esempio nel dietro le quinte delle divertenti ed attesissime parate del Columbus day negli Stati Uniti e nei meandri spesso complicati della ricostruzione post terremoto dell’Aquila, ancora in attesa di completare la sua lunga rinascita che – sono certa – la restituirà al mondo nella sua rinnovata e rinvigorita bellezza.
L’occhio attento di Goffredo Palmerini scova storie di abruzzesi all’estero ancora misconosciute: giovani della nuova emigrazione che ricalcano, seppur con modi e professioni diverse, le orme delle migliaia di conterranei partiti decine e decine di anni fa. Racconti di inventiva e di successo, non privi di sofferenze e bruschi distacchi. Ma il futuro, si sa, è di corto respiro se dimentico del passato: così l’autore va indietro nel tempo a rintracciare vite di semplici contadini, di soldati, di servitori dello Stato, di artisti e pensatori che, in Abruzzo o fuori dai suoi variegati confini, hanno dato impulsi importanti ai settori di cui sono occupati.
Un libro apparentemente di cronache varie che si addolcisce spesso e volentieri in narrazione e che si scioglie talvolta in canto d’amore. Questa varietà stilistica sta nel fatto, a mio avviso, che è impossibile catalogare sia la passione sia i linguaggi con cui la si può esprimere. E questo suo ulteriore lavoro è di fatto un inno all’abruzzesità: severa e schiva, tenace e generosa, tanto sorprendente nei risultati quanto discreta nella pubblicizzazione di essi.
Goffredo Palmerini, sin dalle prime interviste che mi rilasciò in Rai anni fa, si sforza di raccontare il bello d’Abruzzo che questa terra nasconde al mondo e talvolta anche a se stessa. Da comunicatrice e da amante anche io, come l’autore, di questa che considero la mia “regione del cuore”, ritengo che lo sforzo di Goffredo sia un bel contributo nel far conoscere ovunque ciò che l’Abruzzo cela così bene, ed inspiegabilmente, fra il suo mare e le sue montagne.
Ancora un’annotazione: quella di Goffredo è una vera e propria missione di “ambasciatore” della più bella Italia, nel promuovere oltre i confini della regione e del Paese le singolarità e le meraviglie dell’Abruzzo, come pure del resto d'Italia. Di quella provincia italiana “profonda” e semisconosciuta che è fuori dai consueti circuiti turistici offerti all'estero dalle agenzie di viaggio. E che invece nasconde inimmaginabili scrigni d'arte, di architetture, di tradizioni, ed impareggiabili colori, odori e sapori.
Questo impegno “di servizio” funge peraltro da straordinario rafforzamento del legame etico e culturale tra l'Italia e l'altra Italia più numerosa di quella dentro i confini: molte decine di milioni di italiani delle varie generazioni della nostra emigrazione che vivono e operano, con talento e creatività, in ogni angolo del mondo, onorando la terra che li vide nascere e partire verso tanti Paesi lontani, laddove ora hanno conquistato considerazione e stima, raggiungendo spesso traguardi significativi e ruoli di assoluto prestigio.
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Benedetta Rinaldi è nata a Roma il 14 agosto 1981. È giornalista e conduttrice televisiva. Laureata in Scienze politiche all’Università Lumsa di Roma, ha iniziato a lavorare come conduttrice radiofonica per Radio Meridiano 12, radio privata romana dei Padri Salesiani. Ha contemporaneamente lavorato con Roma Sette, inserto del quotidiano Avvenire, sul quale firma articoli sul mondo sociale e giovanile. Nel 2001 è approdata a Radio Vaticana, dove ha collaborato per quasi 15 anni. Ha inoltre preso parte per un anno al programma Decanter su Rai Radio 2. In televisione debutta su Rai 1 come inviata della trasmissione di approfondimento religioso A sua immagine, della quale condurrà anche diverse puntate nel 2008. Nel 2007 conduce su Rai 1 il rotocalco dedicato al cinema Off Hollywood. Nel 2009 arriva a Rai 3, dove presenta il talk show di Rai Educational Gap – Generazioni alla prova, prodotto da Gianni Minoli. Nel 2011 conduce Italia chiama Italia su Rai International, programma di servizio per gli italiani nel mondo. Da giugno a settembre 2012 nella sua prima conduzione su Rai 1 presenta il programma Unomattina Estate, insieme a Gerardo Greco. Dal 2013 torna in Rai per presentare il programma per gli italiani all’estero Community – L’altra Italia, in onda quotidianamente in tutto il mondo sul canale internazionale Rai Italia. Nel corso della stagione estiva, fino al 6 settembre 2013, conduce su Rai 1 Unomattina Estate insieme a Duilio Giammaria. Dal 2 giugno al 5 settembre 2014 è nuovamente sugli schermi di Rai 1 per condurre Unomattina Estate, questa volta insieme ad Alessio Zucchini, come pure nel 2015, questa volta insieme ad Alessandro Greco e Rita Forte, nel segmento Effetto Estate. Nel 2016, da giugno a settembre, è ancora una volta nella squadra di Unomattina Estate con Umberto Broccoli, conducendo il segmento Ricordando i record, dove ripercorre la storia delle Olimpiadi. Dal 19 giugno all’8 settembre 2017 conduce La vita in diretta Estate, in coppia con Paolo Poggio. Dall’11 settembre 2017 conduce la versione invernale di Unomattina in coppia con Franco Di Mare, confermata alla conduzione del programma anche nella stagione 2018-2019. Nel 2019 le è stato conferito a Roma il Premio Camomilla “Women for Women against violence”.