E’ in uscita il nuovo CD composto da Riccardo Joshua Moretti, dal titolo L’Albero dei Sogni: 13 brani editi dalla CNI Music di Paolo Dossena che assemblano arti apparentemente diverse che si incontrano sul terreno del racconto della Storia e della Cultura. Linguaggi artistici evocativi come le opere di Eva Fischer, che con i loro colori riescono a esprimere la poesia, a raccontare il passato trasmettendo emozione attraverso pennellate vibranti. L”Immagine in copertina raffigura il quadro “Universi”, dipinto da Eva Fischer nel 1961. Sette altre sue opere fanno da sfondo alla presentazione scritta de L’Albero dei Sogni.
“Non potevo che essere entusiasta – ha riferito Alan Davìd Baumann, per conto di ABEF – archivio baumann e fischer, – per questo ulteriore tassello al progetto intrapreso anni or sono, nell’accorpamento delle arti. I suoni sono colorati e la poesia è musicale; la pittura emette gemiti, urla, rumori in sottofondo, melodie del passato che irrompono nel presente di chi osserva un’opera. Ogni artista sfrutta tutti i sensi a disposizione dell’essere umano e oserei dire “e non solo”, visto che l’Artista ha qualcosa in più.
I quadri della Fischer si amalgamano con la poesia “Quel pensiero “di Edith Bruck. Lei, amica di Eva da sempre, è oggi scrittrice,regista e poetessa, ma a soli 12 anni è stata deportata ed è tornata – orfana – dopo Dachau, Christianstadt e Bergen-Belsen. “Quel pensiero” è la poesia inserita nel libretto del CD, dove Edith rievoca anche “Abbiamo avuto una lunga festa d’addio nei vagoni stipati”.
Tre quartine e un addio è il titolo del film di Fariborz Kamkari che trova nel primo brano del CD l’unico momento musicale della colonna sonora.
Riccardo Joshua Moretti Studia Composizione con il M. Gaetano Giani Luporini e per la Musica da Film con il M. Nino Rota e il M. Alessandro Cicognini.
È stato assistente del maestro Carlo Maria Giulini e Direttore Ospite dell’Orchestra del Maggio Fiorentino.
Dal 1992 è Guest Director dell’Orchestra del Teatro Bolshoj di Mosca, dell’Orchestra Gosteleradio e della Moskow Symphony.
Ha composto musica per danza, teatro, documentari e colonne sonore per il cinema. Ha ricevuto il Premio Nino Rota dall’Unione dei Compositori Russi.
Ha lavorato per molti anni con la Lindsey Kemp Company ed è stato l’interprete principale nel ruolo di Giacomo Puccini nel filmPuccini e la Fanciulla presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2008.
Per la RAI ha curato numerose trasmissioni tra cui La Musica nel Cinema Italiano e Storia del Maggio Fiorentino.
Le sue composizioni sono state eseguite nei maggiori teatri in tutto il mondo.
Eva Fischer (1920-2015) è stata l’ultima testimone della Scuola Romana del dopoguerra. Amica di Picasso, Chagall, De Chirico, Dalì e di altre personalità culturali del XX e del XXI secolo, ha esposto in oltre 130 personali e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Le immagini raccolte e depositate nei suoi “momenti pittorici” possono però passare dal fantasioso al fantastico, dal “nudo e crudo” a quell’impercettibilità che solo la sensibilità di un’artista riesce a personalizzare.
Celebri fra le sue tematiche, i Mercati di Roma, le Biciclette, le Architetture Mediterranee. Il “diario segreto” legato alla Shoah che le strappò il padre ed altri 32 familiari, è stato esposto con successo allo Yad Vashem, dove sono rimaste tre opere nella collezione permanente. Un’altra trentina di quei quadri hanno creato lo “Eva Fischer Fund ” presso il Municipal Center di KfarSaba (Israele).
Artista Europeo dai primi anni ’80, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed il Presidente della Repubblica Napolitano l’ha insignita per decreto, dell’Onorificenza di Cavaliere del lavoro ai meriti della Repubblica Italiana.
Nelle sue opere è costante il gioco delle trasparenze frutto del suo stile personalissimo. Il lungo percorso pittorico è ricco di
melodie dai romanticismi melanconici, dai racconti di vita vissuta o di vita calpestata.
Riferendosi alla dimensione artistica del ventunesimo secolo, Eva ha sottolineato che “è arte solo quel che provoca emozioni”.