Uto Ughi in concerto a Ferrara. Al pianoforte Alessandro Specchi il 19 settembre

La serata che si terrà nella Sala Estense, si inserisce all'interno del progetto di TEATR’IN MUSICA. Una voce per i teatri chiusi, inagibili, con restauri complessi a cura di Letizia Caselli

 

Ferrarra –  Nell’ambito della XXVI edizione del Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali (Ferrara, 18-20 settembre 2019), il noto violinista Uto Ughi si esibirà in concerto accompagnato al pianoforte dal Maestro Alessandro Specchi presso la Sala Estense il 19 settembre 2019 alle ore 21.30. La serata si inserisce all’interno del programma culturale del progetto inedito TEATR’IN MUSICA. Una voce per i teatri chiusi, inagibili, con restauri complessi.* Il progetto mira a far conoscere la situazione critica di molti teatri italiani, chiusi o inagibili: un enorme patrimonio culturale e artistico che oggi sembra essere stato sottratto all’Italia, al pubblico e a tutti gli artisti. Questo prestigioso concerto, grazie alla grande sensibilità artistica di Uto Ughi che ha scelto di sposare personalmente la causa, sarà quindi una delle tante voci a sostegno di tutti quei teatri italiani che stanno subendo questa criticità.

 

TEATR’IN MUSICA è curato da Letizia Caselli, Ideatore, Coordinatore e Direttore Scientifico dell’intero progetto, e sarà presentato all’interno del Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali con un convegno (18 settembre 2019 – 14.30-17.30, Sala Europa) e un recital di musica, lirica e prosa al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara (18 settembre 2019, ore 21.00).

 

Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Uto Ughi è considerato uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana. Ha suonato in tutte le maggiori città del mondo, conquistando un vasto pubblico internazionale con il suo eccezionale virtuosismo musicale. Suo compagno di viaggio nell’appuntamento del 19 settembre sarà Alessandro Specchi, altro grande e apprezzato nome della musica italiana, che lo accompagnerà al pianoforte.

 

Il concerto, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, sarà suddiviso in due parti: nella prima parte il pubblico potrà ascoltare la Ciaccona in re minore per violino solo da Partita n. 2, BWV 1004 di Johann Sebastian Bach e la Sonata per violino e pianoforte n. 5 in Fa maggiore, op. 24 di Ludwig Van BeethovenIntroduzione e Rondo capriccioso in la minore, op. 28 di Camille Saint-Saens e la Carmen Fantasy di Pablo de Sarasate.

 

 *promosso dal Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali e da Ferrara Fiere Congressi srl, col Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e del CIDIM, Comitato Nazionale Italiano Musica, in collaborazione col Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara e il Comune di Ferrara.

 

UTO UGHI: BIOGRAFIA

 

Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach e alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”.

 

Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato, infatti, in tutto il mondo, nei principali festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.

 

Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.

In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.

Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e, attualmente, portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico.

Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile.

Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici.

Nell’aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni.

Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A. per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, “Le Quattro Stagioni”, tre Concerti di Paganini nell’edizione inedita di direttore–solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philarmonia Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo.

 

Ultime incisioni sono: “Il Trillo del diavolo” (disco “live” dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallish con la Bayerischer Rundfunk; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e de Burgos; l’incisione discografica per Sony Classical, nel 2013, dal titolo “Violino Romantico”, una raccolta di pezzi emblematici del Romanticismo sul violino, con la partecipazione dell’Orchestra da Camera I Filarmonici di Roma.

Altro evento di particolare rilievo è la pubblicazione del libro “Quel Diavolo di un Trillo – note della mia vita”, avvenuta nel 2013, edito da Einaudi: la storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica.

 

Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista al quale Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.

 

Nel 2014 due sono stati gli eventi di maggior prestigio che hanno visto coinvolto il M° Ughi nel progetto europeo “all’insegna di ciò’ che può unire e non dividere”: nel luglio ha tenuto un concerto al Teatro Bolshoi di Mosca, in occasione dell’apertura del semestre italiano in Europa; l’1 ottobre poi, in occasione della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea (luglio – dicembre 2014) e della Giornata Internazionale della Musica (1 ottobre 1975), l’Ambasciata della Repubblica Italiana in Romania, insieme all’Associazione Musica, Arte e Cultura e alla Filarmonica George Enescu, hanno organizzato un concerto del Maestro presso l’ateneo Romeno di Bucarest. In quella stessa occasione è stata conferita al M° Ughi una seconda Laurea Honoris Causa, dall’Ambasciatore di Bucarest, dando all’iniziativa un forte carattere culturale, oltre che politico legato alla presidenza italiana del semestre dell’UE.

Nel mese di febbraio è stato invitato dal Sistema venezuelano del Maestro Abreu per commemorare il Maestro Claudio Abbado nel primo anniversario della sua morte.

Nel 2015 l’Università di Palermo gli ha conferito la laurea magistrale ad honorem in “Scienze pedagogiche”.

 

 

ALESSANDRO SPECCHI: BIOGRAFIA

 

Diplomato al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze ha poi seguito corsi di perfezionamento con Maria Tipo, Guido Agosti all’Accademia Chigiana di Siena, ottenendo il Diploma d’Onore e con Geza Anda a Lucerna.

 

Vincitore in vari Concorsi nazionali e internazionali, svolge attività concertistica sia come solista che nel campo della musica da camera presso le più importanti istituzioni concertistiche in Italia e all’estero (Europa, Sud America, Stati Uniti, Canada, Australia, Estremo Oriente).

 

Membro del Trio Mozart e del Musicus Concentus di Firenze ha collaborato con illustri musicisti e cantanti (Uto Ughi, Maria Tipo, Giorgio Zagnoni, Antony Pay, Quartetto Academica, Quartetto Austriaco, Quartetto di Venezia, William Parson, Claudio Desderi, Elio Battaglia, Anastasia Tomaszewska e molti altri). Ha suonato sotto la direzione di Carlo Zecchi, Zoltan Pesko, Aldo Ceccato, Piero Bellugi, Donato Renzetti, Alan Paris.

 

In Duo Pianistico con Maria Tipo ha inciso per la Ricordi opere di Ravel e Brahms. Con Giorgio Zagnoni ha inciso per la RCA e la Fonit Cetra. Con l’Orchestra di Brescia e Bergamo ha inciso per la Foné i Concerti di G. Cambini e D.M. Puccini. Per la Bongiovanni ha registrato con il fagottista P. Carlini e l’oboista L. Vignali opere di G. Corticelli.

 

Dopo essere stato fino al 1985 titolare di cattedra di Pianoforte principale al Conservatorio “Luigi Cherubini” ha ottenuto la Direzione dell’Istituto di Alta Formazione “Pietro Mascagni” di Livorno fino al 2005, tenendo anche regolari corsi di perfezionamento presso l‘Accademia di Firenze, l’Accademia di Acquasparta e l’Accademia di Portogruaro.

 

E’ stato tra i fondatori dell’Associazione “Musicus Concentus” di Firenze e del Concorso Internazionale “Vittorio Gui” per la musica da camera. E’ stato Direttore Artistico dell’Orchestra della Toscana e della stagione dei Concerti del CEL di Livorno.