Ciao Jo, scusa eh, lo so che è un sacco di tempo, lo so.
Ma quanto tempo è alla fine? Non lo so, ho perso il conto. Ma stavo pensando, l’altro giorno, stavo pensando che potremmo rivederci. Potremmo rivederci, no? Ti ricordi la casa al mare? Adesso vivo qui. Magari puoi passare, non so, facciamo due chiacchiere, oppure il conto degli anni, oppure prendiamo in giro i tedeschi che si fanno il bagno. E poi c’è una cosa che ti vorrei chiedere, una cosa abbastanza importante.
Vieni?
Anna, senti, non è che voglio fare quello matto che spunta fuori dal passato, e lo so che tu adesso starai pensando che sono proprio quello matto che spunta fuori dal passato. Però in realtà io non sono nel passato, sono nel presente, solo che è un presente diverso dal tuo. Qualche giorno fa pensavo che ci siamo proprio persi di vista anche se poi perdersi di vista mi pare un modo di dire che sottintende una certa distrazione.
Ci siamo persi di vista con distrazione, secondo te?
Non lo so. Comunque pensavo che dovremmo vederci.
Ti ricordi la casa al mare dove andavamo d’estate?
Sarebbe bello se passassi uno di questi pomeriggi.
E poi c’è una cosa che ti vorrei chiedere, una cosa abbastanza importante. Vieni?
Cit. Leo
Da circa due anni, Leo e Tom condividono un rapporto fatto di affettuoso silenzio e cure reciproche. Leo è un giovane uomo piuttosto introverso, Tom un gatto nero con una macchia bianca sul petto, randagio addomesticato con pazienza. L’improvvisa necessità di trovare un nuovo umano per il suo amato gatto, spinge Leo a riprendere i contatti con Jo e Anna, inseparabili amici di adolescenza e successivamente persi di vista a causa delle vicissitudini, come di frequente ci accade.
La pièce si svolge in un’unica giornata nella veranda della casa al mare di Leo, luogo dell’anima e dell’infanzia, “una casa che ha visto molti pomeriggi assolati e molte retine con colorati giochi da spiaggia. Ora sembra l’ultima casa rimasta nel mondo”.
Durante il tempo dello spettacolo, i tre amici cercano somiglianze e differenze tra come erano e come sono, evocano dinamiche del passato e creano dinamiche del presente, si arrabbiano e ridono come adolescenti, in un’atmosfera di affetto e protezione ritrovati.
Due elementi fanno da contrappunto all’azione di ritrovarsi e riscoprirsi dei tre amici: i flussi di coscienza di Tom, costantemente in contatto con tutto quello che accade al suo corpo e all’ambiente, e che invece di miagolare suona la tromba, e le incursioni di Alex, giovane ragazzo sulla soglia sia dell’età adulta che di un imminente viaggio, indeciso se oltrepassarla -la soglia- oppure no.
Con "TOM" appuntamento al Teatro Trastevere, Via Jacopa de’ Settesoli 3, dal 22 al 27 gennaio. Da martedì a sabato ore 21:00, domenica ore 17:30.
Teatro Trastevere
ingresso riservato ai soci
via Jacopa de'Settesoli 3, 00153 Roma
contatti: 065814004 info@teatrotrastevere.it
www.teatrotrastevere.it #ilpostodelleidee
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con
Giuseppe Ragone
Gioele Rotini
Marco Usai
Fabrizio Milano
Giordana Morandini
Regista assistente – Amelia Di Corso
Idea Scenico – Gianluca Tomasella
Costumi – Marina Tardani
Disegno luci – Daria Grispino