Roma – Presentazione del libro di Gabriele Tinti LAST WORDS edito da SKIRA
che si terrà giovedì 25 febbraio a ROMA alla libreria ibs+LIBRACCIO (via Nazionale 252/254) alle ore 18.30
Con l’autore interverranno il filosofo e sociologo Derrick de Kerchkove e Carlo Troilo, giornalista e dirigente dell’Associazione Luca Coscioni.
Gabriele Tinti è un poeta e scrittore italiano. I suoi libri di poesia sono conservati nei maggiori centri di ricerca della poesia internazionale come la Poets House di NYC, il Poetry Center di Tucson, la Poetry Foundation di Chicago, la Poetry Collection di Buffalo e la Poetry Library del South Bank Centre a Londra. Le sue poesie sono state lette in Musei come il Queens Museum of Art, il Boston center for the Arts, il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo a Roma, la Triennale di Milano e il Getty di Los Angeles da attori come Alessandro Haber, Michael Imperioli, Franco Nero, Silvia Calderoni (Motus), Robert Davi e Burt Young. Nel 2014 è stato invitato a partecipare alla prestigiosa Special Edition Series del SouthBank Centre di Londra.
Conto alla rovescia per 45 minuti…
Che cosa dovrei fare in questi 45 minuti?
Last Words è una raccolta di found poems. Il disegno concettuale che la presiede è drammatico: restituire il lirismo degli istanti ultimi.
Con questo obiettivo Gabriele Tinti ha composto in una collettanea, in un unico, lungo, doloroso, commovente, poema della realtà, le ultime parole di persone comuni che hanno scelto di suicidarsi. Parole organizzate dall'autore in forma di epitaffio collettivo e riportate fedelmente, senza alcuna modifica di sorta, privandole cosi di qualsivoglia patetico tentativo d'immedesimazione, di finzione, di artificiosità letteraria.
Letali, terribili, lucide, scritte come urlo, come grido, in serenità, con consapevolezza, in pace. Sono parole che contengono tutta la complessità terribile della vita. Nel loro essere ultime, conclusione d’ogni comunicazione, d’ogni slancio vitale, testimoniano la più autentica difficoltà dell’esser uomini.
Il libro contiene i saggi di Derrick de Kerchove e Umberto Curi ed è arricchito dalle immagini di morti per suicidio del fotografo Andres Serrano tratte dalla scandalosa serie “The morgue”.
Derrick de Kerckhove è considerato un guru dell’era digitale. Da allievo del grande maestro Marshall McLuhan ha diretto (1983-2008) il McLuhan Program in Culture & Technology di Toronto. È Consigliere scientifico dell’associazione Osservatorio TuttiMedia, direttore scientifico di Media Duemila e supervisor di ricerca del Planetary Collegium T-Node a Trento, ideatore insieme a Maria Pia Rossignaud dell’Atelier di Intelligenza Connettiva. Digital Champion del Comune di Roma. È stato Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all’Università di Toronto e docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Carlo Troilo è stato capo ufficio stampa dell’IRI, direttore delle relazioni Esterne della RAI, dove ha coniato lo slogan “RAI, di tutto di più”, capo ufficio stampa dei ministri del Commercio Estero e delle Partecipazioni Statali.
È impegnato nel campo dei diritti civili come dirigente della Associazione Luca Coscioni e sui problemi di Roma con “Roma Nuovo Secolo”. Ha scritto su molti giornali su problemi economici, diritti civili, antifascismo e Resistenza.