Don Gianni Baget Bozzo (1925 – 2009) è stata una figura controversa, sacerdote, teologo e politico- “prete obbediente e disobbediente” un intellettuale del novecento che ha attraversato i suoi tempi creando un nuovo linguaggio, mettendo sempre al centro della fede i valori dell’uomo e della società. Un sacerdote considerato scomodo, sconveniente, sebbene la sua posizione sia sempre stata coerente, all’insegna della più tradizionale interpretazione della dottrina evangelica. Politico e prete, collaboratore del cardinale Siri, del quotidiano La Repubblica, di Bettino Craxi e Silvio Berlusconi da ognuna di queste posizioni difese con estrema tenacia i diritti degli omosessuali. Già a partire dal 1976 affermava- per la prima volta nella storia della Chiesa – la necessità che venisse sviluppata una “teologia dell’omosessualità, invitando la comunità ecclesiastica a rispondere se l’omosessuale debba considerare sé stesso “uno sbaglio di Dio” (1978). Invitava la Chiesa ad affrontare la problematica che segue al riconoscimento dell’esistenza di omosessuali che lo sono per nascita e non per scelta.
Il Volume Per una teologia dell’Omosessualità” a cura di Luigi Accattoli, Luni editrice (135 pag. 18 €) raccoglie in 16 capitoli gli scritti di Don Gianni Baget Bozzo nell’arco di trent’anni. “Nel loro insieme essi attestano che nessuno in Italia, nel campo moderato, fece più di lui in difesa degli omosessuali tra il 1976 e il 2008”.
Una difesa che lo condusse a toni polemici anche contro il cardinale Joseph Ratzinger, (1986) che accusò di condurre una legislazione repressiva della pratica omosessuale”. Un impegno così sentito che fu costretto a smentire di essere omosessuale,(2004) pur continuando a richiamare la Chiesa sull’esigenza di accogliere i cristiani omosessuali e sulla pari possibilità di essere casto per un sacerdote gay e uno etero. Come sottolinea Luigi Accattoli, egli fu un anticipatore di oltre un quarantennio della posizione presa oggi da Papa Bergoglio sugli stessi temi: “Chi sono io per giudicare un gay” affermava Papa Bergoglio nel 2013. E recentemente ha dichiarato: Per le coppie omosessuali dobbiamo “creare una legge sulle unioni civili, sono favorevole”. “Le persone omosessuali sono figli di Dio, e hanno diritto a una famiglia. A nessuno deve essere negata questa possibilità”, Ha affermato Bergoglio. “Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo, gli omosessuali godrebbero di una copertura legale. Io ho difeso norme di questo tipo”.
Sono le stesse posizioni difese strenuamente da Gianni Baget Bozzo a distanza di quarant’anni. Parole forti, accolte allora dal silenzio assordante del contesto cattolico, culturale e politico di quei tempi. Eppure la sua lotta in difesa degli omosessuali non poteva lasciare indifferenti. Semplicemente fu ignorata, forse per la perdita di autorevolezza causata dai suoi cambiamenti d’opinione e di scelte politiche accumulati negli anni, e l’ambiente del centro destra nel quale Don Gianni militava negli ultimi anni della sua vita non era sensibile alla battaglia in difesa degli omosessuali e quindi non la valorizzò. Di contro, come nota Accattoli “altri ambienti avevano dato per perso il Baget bozzo Berlusconiano”. Il libro vuole essere quindi un’indagine a riparazione di un disconoscimento” che va superato.
ll curatore del volume Luigi Accattoli è nato a Recanati e vive a Roma. Vaticanista alla “Repubblica” (dal 1975) e al “Corriere della Sera” (dal 1981 al 2008), coordina il blog www.luigiaccattoli.it, È autore di molte pubblicazioni, tra queste:
“Cerco Fatti di Vangelo” , Quando il Papa chiede perdono. Tutti i mea culpa di Giovanni Paolo II; Vita quotidiana in Vaticano con Giovanni Paolo II; Islam. Storie italiane di buona convivenza; Giovanni Paolo. La prima biografia completa; I giorni in cui il mondo si è fermato. Omaggio a Papa Giovanni Paolo II. I mass media, la famiglia, la vita cristiana nella città secolare sono gli argomenti dell’attività di conferenziere.