Catania, 24 gennaio 2021 – Il video Shoah-Rap interpretato dal Coro Interscolastico “Vincenzo Bellini” di Catania, diretto da Daniela Giambra, rende particolarmente emozionante la “Giornata della memoria”, appuntamento educativo che offre ai ragazzi l’opportunità di riflettere sulla tragedia della Shoah e contribuisce alla formazione di una coscienza civile a difesa dei diritti dell’uomo.
La scuola istruisce, insegna, offre opportunità educative come quella della celebrazione della “Giornata della memoria” e il piccolo seme di parole e pensieri di un ragazzo di 12 anni, Gabriele Rinaldi, esce dalle pagine di un quaderno dimenticato, viene oggi alla luce, germoglia e fiorisce con l’elaborazione musicale composta dalla mamma, la maestra del Coro interscolastico di voci bianche, “Vincenzo Bellini”, Daniela Giambra. Ogni parola nel canto diventa “lezione” per i ragazzi del coro che per primi hanno imparato quei versi e si trasforma in messaggio forte per le coscienze di quanti ascolteranno il testo sul ritmo rap che piace ai giovani e che con convinzione ripetono a se stessi e agli adulti: “Se vuoi, cambiare puoi”.
Ecco la prospettiva pedagogica di educare al rispetto delle differenze contro ogni forma di violenza e discriminazione.
L’ispirazione del video-rap è nata durante una visita alla Comunità ebraica e alla Sinagoga di Roma ripetendo per le vie ghetto i canti ebraici.
La coreografia del video che vede i ragazzi del coro in abito bianco, la base musicale della danza tradizionale ebraica “Ma Navu”, su musica di Yossi Spivak, appartiene al filone Yemenita, e s’ispira al testo di un salmo biblico che inneggia alla Pace ed alla Speranza con le parole del profesta Isaia che nel cap.52 esalta la liberazione di Sion: “Quanto sono piacevoli, sui monti, i passi del messaggero di buone notizie che annunzia la liberazione che annunzia la pace” mentrele immagini delle simboliche anime dalle vesti bianche sulla nuda sabbia, rendono il video particolarmente emozionante.
Le parole taglienti di Gabriele, prendono fiato nella forza espressiva di Enrico Guercio, ragazzo di seconda media della scuola Carducci di Catania, che rimprovera Hitler, “capelli neri e cervello da malato” per i danni provocati a tantissimi ebrei.
Per le riprese video sono state scelte la costa mediterranea, come le spiagge d’Israele: l’Oasi del Simeto e il boschetto della Plaia, nel comune di Catania.
Come afferma il Maestro Alessandro Vargetto, il rapper che parla a Hitler, rievoca l’immagine del dialogo tra Giuda e il Cristo nel colossal Jesus Christ Superstar di A.L. Webber Il ragazzo innocente affronta il signore del male (Hitler), e cammina insieme ai “bambini, donne ebree con la stella in giallo…. Verso le porte dell’inferno”.
Il fiore rosso del finale, unico tra il bianco delle tuniche, delle lenzuola e dei fiori rievoca il film Schindler’s List diretto da Steven Spielberg, dedicato al tema della Shoah ed in particolare l’immagine del cappotto rosso della bambina, che si distingue nel cumulo di abiti davanti ai forni crematoi
Il lago scuro attorno al quale i bambini ascoltano le urla naziste, rappresenta il lago artificiale di Birkenau, nel quale venivano gettate le ceneri dei forni.
Nel video le fiamme dell’inferno rosse si trasformano in nuvole bianche fra le quali prendono il volo le tuniche raffiguranti le anime dei bambini ebrei, che diventano gabbiani in volo sullo splendido mare dell’aurora della scogliera catanese.
La denuncia dell’olocausto ebraico simbolo degli olocausti del mondo, diventa così condanna di tutte le discriminazioni nei confronti dei disabili, dei tanti “diversi”, e dei numerosi “scarti” della società.
La regia del video che è stata curata da Daniela Giambra e Alessandro Vargetto, ha coinvolto i musici: Giulia Russo all’organo, Giuseppe Costantino al violino, Gabriele Vargetto all’oboe; Giuseppe Valguarnera alle percussioni; i costumi sono di Melina Fichera e l’assistenza di Cristina Malgeri.
La musica è stata registrata e mixata presso lo studio “NuevArte” di Carlo Longo a Misterbianco.
I ragazzi del coro interscolastico di voci bianche, fondato dal preside Giuseppe Adernò nel 2010, frequentano le scuole Parini, Pizzigoni-Carducci di Catania, Mercede e Pluchinotta di S Agata Li Battiati e altre scuole catanesi.