Problematiche inerenti alla difesa dei diritti civili da veicolare attraverso una necessaria e immediata riformulazione dell’Educazione civica; difficoltà riscontrate dai docenti durante l’emergenza pandemica; valorizzazione del personale educativo ed “esiliati” legge 107/2015, al centro di una richiesta inviata dal Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella giornata del 24 gennaio.
L’appello sollecita un incontro urgente su piattaforma web per discutere sulle questioni nevralgiche che stanno angustiando i professionisti del mondo della scuola e su cui più volte è stata richiamata l’attenzione.
‘’Auspichiamo fortemente che le esigenze dell’intera classe docente possano trovare autenticamente una soluzione adeguata nell’azione del Governo’’ dichiarano congiuntamente nel documento il Segretario generale Alessio Parente e il presidente Romano Pesavento.
I vertici del CNDDU sottolineano ancora: ‘’Riteniamo che, in questo momento così cruciale, un confronto su tali tematiche possa essere essenziale anche in considerazione dei verosimili scenari riconducibili alla recente crisi di governo.
‘’Il CNDDU composto interamente da insegnanti – concludono Parente e Pesavento – è l’unica associazione a livello nazionale nata e operante nel settore pubblico dell’Istruzione impegnata nella divulgazione dei diritti civili e umani; pertanto il contributo di chi vive la scuola in diverse regioni italiane conoscendone profondamente la realtà potrebbe essere incisivo ai fini di una visione più chiara e corrispondente all’esperienza quotidiana del mondo istruzione’’.