Crisi Covid-19, la Commissione europea aggiorna gli orientamenti per la ripresa e la resilienza

Secondo l'aggiornamento della Commissione UE, nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, strumento chiave di Next Generation EU e piano dell'UE per uscire più forte dalla crisi COVID-19, gli Stati membri dovrebbero spiegare in che modo i piani contribuiscono all'uguaglianza e ai principi del pilastro europeo dei diritti sociali

Bruxelles, 25 gennaio 2021 – A seguito dell‘accordo politico sul dispositivo per la ripresa e la resilienza raggiunto in dicembre, la Commissione europea ha presentato orientamenti aggiornati per gli Stati membri sulla preparazione e la presentazione dei piani per la ripresa e la resilienza.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è lo strumento chiave al centro di Next Generation EU, il piano dell’UE per uscire più forte dalla crisi COVID-19. Metterà a disposizione 672,5 miliardi di € in prestiti e sovvenzioni per sostenere riforme e investimenti negli Stati membri. Per beneficiare del dispositivo, ciascuno Stato membro deve presentare un piano ambizioso per la ripresa e la resilienza che esponga il programma nazionale di riforme e investimenti.

Pur mantenendo invariati i principi fondamentali della proposta della Commissione, l’accordo politico ha apportato alcune modifiche al testo del regolamento. Al fine di aiutare gli Stati membri ad allineare al regolamento i loro progetti di piano, gli orientamenti presentati a settembre sono stati aggiornati.

Gli orientamenti aggiornati rispecchiano il fatto che il dispositivo per la ripresa e la resilienza si articola su sei pilastri, vale a dire transizione verde, trasformazione digitale, crescita e occupazione intelligenti, sostenibili e inclusive, coesione sociale e territoriale, salute e resilienza, e politiche per la prossima generazione, bambini e giovani, anche in materia di istruzione e competenze.

Gli Stati membri dovrebbero spiegare in che modo i piani contribuiscono all’uguaglianza e ai principi del pilastro europeo dei diritti sociali. Dovrebbero inoltre includere una sintesi del processo di consultazione a livello nazionale e indicare i controlli e il sistema di audit messi in atto per garantire la tutela degli interessi finanziari dell’Unione. Gli Stati membri dovrebbero dimostrare che ciascun piano proposto contribuisce con almeno il 37% della dotazione totale all’obiettivo climatico e con almeno il 20% alla transizione digitale.

La Commissione mantiene con gli Stati membri un dialogo intenso sulla preparazione dei piani per la ripresa e la resilienza. Insieme agli orientamenti aggiornati, la Commissione ha pubblicato anche un modello generale per i piani degli Stati membri.

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