Questa mattina il pattugliatore della Marina militare Comandante Foscari, impegnato nell’Operazione Mare Sicuro (OMS), ha soccorso 49 persone a bordo di un gommone sovraffollato e alla deriva in acque internazionali, a circa 75 miglia nautiche a nord di Tripoli. Lo fa sapere in una nota stampa la Marina militare.
Date le caratteristiche del mezzo e la completa assenza di dispositivi di sicurezza individuali ai naufraghi sono stati distribuiti salvagenti e dispositivi per la protezione individuale da COVID-19, e successivamente sono stati tratti in salvo a bordo della nave della Marina militare. Attualmente si trovano a bordo del pattugliatore in buone condizioni di salute. Nave Comandante Foscari- spiega la nota- è un pattugliatore d’altura, ultimo di quattro unità della classe Comandanti. Le unità di questa classe prendono il nome da ufficiali della Marina decorati con medaglia d’oro al valore militare per essersi distinti, nel corso della seconda guerra mondiale, per coraggio ed ardimento. Il pattugliatore dipende dal Comando delle Forze da pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera (COMFORPAT) con sede ad Augusta. L’operazione Mare Sicuro, avviata il 12 marzo 2015 a seguito dell’evolversi della crisi libica, prevede il dispiegamento di un dispositivo aeronavale per garantire attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale e nello Stretto di Sicilia, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti. Con la delibera del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2017, dal 1 gennaio 2018, i compiti della missione sono stati ampliati a ricomprendere le attività di sostegno logistico alla Guardia Costiera e alla Marina Militare libiche per il contrasto dell’immigrazione illegale e del traffico di esseri umani.
Le unità d’altura incluse nel dispositivo aeronavale- conclude la nota- operano in un’area di mare di circa 160.000 km quadrati, situata nel Mediterraneo centrale, che si estende al di fuori dalle acque territoriali di stati terzi ed è delimitata a sud dal limite delle acque territoriali libiche, mentre l’unità ausiliaria opera prevalentemente rimanendo ormeggiata in porto a Tripoli.