Nata nel 1774 da un’unione matrimoniale tra le due nobili famiglie di cui porta il nome, la raccolta fu donata alla Comunità Civica di Siena nel 1835, andando così incontro ad una parziale dispersione ed esposizione in diverse sedi museali (in primo luogo la Pinacoteca Nazionale ed il Museo Civico). Il progetto di riunificazione, nato dall’accordo di valorizzazione siglato tra il Ministero dei Beni Culturali e il Comune di Siena nel 2017 e portato a termine grazie all’attività di un gruppo di lavoro istituito ad hoc, permette di presentare oggi la collezione finalmente riunita, a distanza di quasi 250 anni dalla sua nascita e a 186 dalla donazione alla Comunità Civica.Il nuovo allestimento ospita i 165 dipinti riconosciuti alla ricca collezione, rispecchiandone la stratificazione e restituendo le complesse dinamiche familiari e storiche che hanno portato alla sua formazione tra Sei e Settecento, toccando le città di Mantova -con le celebri collezioni dei Gonzaga- e di Trento, prima di giungere fino a Siena. |
LE OPERE: Rinomati artisti italiani come Lorenzo Lotto, Sofonisba Anguissola, Giovanni Battista Moroni, Paris Bordon, Bernardo Strozzi si collocano all’interno di più vasti gruppi differenziati per scuole pittoriche, dalla veneta alla lombarda, dalla toscana alla romana. Accanto ad esse i molti dipinti fiamminghi e tedeschi, a partire dal San Girolamo di Albrecht Dürer e dalle due Storie della vita di San Floriano siglate da Albrecht Altdorfer (concesse in deposito dalla Galleria degli Uffizi, dove erano migrate nel 1913), che donano alla collezione un’inaspettata impronta di natura internazionale, singolare ed unica nel panorama collezionistico della città toscana. |
Il nuovo allestimento è stato possibile grazie alla collaborazione tra enti e istituzioni: Comune di Siena, Direzione regionale musei della Toscana, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, con la partecipazione della Galleria degli Uffizi e della Provincia di Siena. |