Due giorni fa è stato creato su Facebook il gruppo “Rivoluzione nazionale” di cui farebbero parte centinaia di palermitani. “Ama a scinniri ne piazzi, tutti”. “Io sono pronto a fare la guerra”. “Maschere e mezza verso i palazzi dei proprio comuni. Buttate tutti fuori ma non toccate o rubate nulla”. “Con 40 euro mazze e maschere si trovano, ne abbiamo le pa… piene”. Questo il tenore dei messaggi dei partecipanti del gruppo che promettono, tra slogan e audio, di mettere a ferro e fuoco la città per garantire “il pane per le proprie famiglie”.
Così come accade in guerra, le famiglie iniziano a sentore il peso della situazione, costretti a vivere, in buona parte della popolazione, in case di 50 mq in 5, e senza alcuna possibilità di entrate economiche, il popolo nascosto inizia a venir fuori.
Di questo si rende conto benissimo l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Leo Luca Orlando, che in questi giorni attraverso i social, ma anche contatti con il governo chiede a gran voce aiuto istituzionale.
Nel frattempo, il comune insieme al terzo settore, che in questi momenti è quello più agile e presente nella gestione delle emergenze, organizzano piani di supporto alle famiglie in difficoltà, banchi alimentari, e supporti psicologici. Ma come viene scritto nel comunicato dell’Anci Sicilia“La tenuta socioeconomica e psicologica delle nostre comunità rappresenta, purtroppo, per le nostre città, l’emergenza nell’emergenza. I provvedimenti rigorosi, frutto di un costante raccordo fra ANCI, Governo nazionale e Governo regionale hanno favorito, almeno per ora, il contenimento della diffusione del contagio, ma siamo purtroppo consapevoli che la gravissima condizione economica della nostra regione, ulteriormente peggiorata dagli effetti della pandemia con ricadute devastanti su famiglie e aziende, può innescare gravissimi fenomeni di tenuta sociale ed economica nei territori”.
Emergenza nell’emergenza è scritto nel comunicato che sembra essere una bomba pronta ad esplodere
Un primo caso si è verificato già ieri pomeriggio al supermercato Lidl di viale Regione Siciliana dove le forze dell’ordine sono intervenute con decine di uomini e mezzi per riportare la calma. Come confermato dall’ufficio stampa della catena tedesca una quindicina di famiglie avrebbe cercato di fare la spesa senza pagare. Avrebbero riempito i carrelli e poi si sarebbero diretti verso le uscite senza passare dalle casse. Dopo ore di trattative e accertamenti la situazione è tornata alla normalità.
Un caso che rischia di non essere isolato, ma anche un momento in cui le istituzioni ed il terzo settore palermitano stanno dimostrando una forte presenza, ed una immediata risposta alla situazione, sicuri che anche il Governo stia lavorando in questo, e cerchiamo di essere speranzosi che la soluzione (sia economica che sociale) arrivi presto. Speriamo che in questi momenti, dove le paure e le sofferenze delle persone sono evidenti, e dove la serenità è messa a dura prova, uomini senza scrupoli e con interessi ben diversi dal bene comune non istighino la violenza come soluzione, che non mettano benzina nel fuoco in una situazione già “rischiosa”. Confidiamo nella capacità delle persone di essere comunità, nella certezza della solidarietà che è propria del popolo italiano, ed in particolar modo del popolo del sud. Ricordiamoci che #andràtuttobene, sicuri che il Governo centrale dai una immediata risposta.