Papa Francesco ai giovani del Progetto Policoro: coniugare “animare”, “abitare”, “appassionarsi”, “accompagnare”

I giovani accolti nella Sala Clementina per il 25° di fondazione del Progetto

CITTA’ DEL VATICANO, 5 Giugno 2021 – “La dignità della persona non viene dai soldi, non viene dalle cose che si sanno, viene dal lavoro. Il lavoro è un’unzione di dignità. Chi non lavora non è degno”, con queste parole pronunciate a braccio, fuori dal discorso ufficiale, Papa Francesco ha parlato oggi ai giovani del “Progetto Policoro” radunati in udienza nella Sala Clementina in Vaticano.

E’ il 25° anno dalla sua fondazione, il “Progetto Policoro”, così chiamato dalla città in provincia di Matera dove nel dicembre del 1995 si svolse il primo incontro voluto da don Mario Operti, ed è un progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta alla disoccupazione in Italia. “Attraverso il Progetto, si vuole affrontare il problema della disoccupazione giovanile, attivando iniziative di formazione a una nuova cultura del lavoro, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità, secondo i principi della Dottrina Sociale della Chiesa”, queste le linee costitutive del progetto.

Oggi Papa Francesco ha sottolineato il cammino di questo servizio, nato per promuovere l’occupazione e l’imprenditoria giovanile soprattutto al Sud citando quattro aspetti fondamentali che devono animare il progetto.

ANIMARE

“Cioè dare animo. Mai come in questo tempo sentiamo la necessità di giovani che sappiano, alla luce del Vangelo, dare un’anima all’economia, perché siamo consapevoli che «ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie» – ha affermato citando la Laudato si’ –. È il sogno che sta coltivando anche l’iniziativa “Economia di Francesco” – di San Francesco! Voi vi chiamate “animatori di comunità”. In effetti, le comunità vanno animate dal di dentro attraverso uno stile di dedizione: essere costruttori di relazioni, tessitori di un’umanità solidale, nel momento in cui l’economia si “vaporizza” nelle finanze, e questo è una nuova forma più sofisticata della catena di Sant’Antonio che tutti conosciamo. Si tratta di aiutare le parrocchie e le diocesi a camminare e progettare sul «grande tema che è il lavoro», cercando di «far germogliare i semi che Dio ha posto in ciascuno, le sue capacità, la sua iniziativa, le sue forze»”.

ABITARE

“Vi chiediamo di mostrarci che è possibile abitare il mondo senza calpestarlo – ha affermato Francesco –: sarebbe una bella conquista per tutti! Abitare la terra non vuol dire prima di tutto possederla, no, ma saper vivere in pienezza le relazioni: relazioni con Dio, relazioni con i fratelli, relazioni con il creato e con noi stessi – citando ancora la Laudato si’ –. Vi esorto ad amare i territori in cui Dio vi ha posti, evitando la tentazione di fuggire altrove. Anzi, proprio le periferie possono diventare laboratori di fraternità. Dalle periferie spesso nascono esperimenti di inclusione: «da tutti, infatti, si può imparare qualcosa, nessuno è inutile, nessuno è superfluo»”.

APPASSIONARSI

“C’è uno stile che fa la differenza: la passione per Gesù Cristo e per il suo Vangelo. E questo si vede nel “di più” che mettete per accompagnare altri giovani a prendere in mano la loro vita, ad appassionarsi al loro futuro, a formarsi competenze adeguate per il lavoro.

Il Progetto Policoro – ha chiesto il Papa – sia sempre al servizio dei volti concreti, della vita delle persone, soprattutto dei poveri e degli ultimi della nostra società”.

ACCOMPAGNARE

Ed infine il Santo Padre ha scelto il quarto aspetto del percorso di servizio per i giovani del Progetto Policoro.

“Molte persone si impegnano ad accompagnarvi, le vostre diocesi vi guardano con speranza, e ciascuno di voi è capace di farsi compagno di strada verso tutti i giovani che incontra sul suo cammino. La vostra presenza nei territori diventa così il segno di una Chiesa che sa prendere per mano. E questo è lo stile di Cristo nei confronti dei discepoli di Emmaus, che si dimostravano rassegnati, sfiduciati, chiusi, per quello che era capitato a Gerusalemme. Gesù lascia esprimere la loro delusione, ma li aiuta anche a rileggere tutto a partire dalla Pasqua. La fede ci dice che la crisi può essere un passaggio di crescita. Voi sapete che da una crisi mai usciremo uguali. Si esce o migliori o peggiori, mai uguali e non si può uscire da soli. O usciamo insieme o non si può uscire. Rimarremo nel labirinto della crisi”.

Tante sono le iniziative e i progetti realizzati nel corso degli anni da questa straordinaria iniziativa di promozione umana e del lavoro, dalla formazione alle attività informative, dai campi estivi per i giovani al Microcredito per finanziare i progetti di sviluppo che possa consentire ai giovani di avviare la propria attività imprenditoriale.

 Per maggiori informazioni: https://www.progettopolicoro.it/

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