Bruxelles, 9 giugno 2020 – Ieri i Commissari Schmit e Breton hanno ospitato una tavola rotonda ad alto livello sul patto per le competenze con le parti interessate dell’industria ad alta intensità energetica che si sono impegnate a trasformare i loro processi in modo da ridurre l’intensità di carbonio e preparare il terreno alla neutralità climatica.
L’iniziativa fa parte di una serie di tavole rotonde settoriali volte a incoraggiare la partecipazione delle parti interessate al patto per le competenze. L’obiettivo del patto è mobilitare tutti i soggetti interessati — partner industriali, sociali, regionali e dell’istruzione — per aiutare le persone a sviluppare il giusto insieme di competenze per una ripresa dalla pandemia di coronavirus che sia sostenibile, sociale e resiliente. I partenariati istituiti nell’ambito del patto beneficeranno di servizi di sostegno quali competenze, orientamenti, risorse e piattaforme per la creazione di reti.
L’ecosistema ad alta intensità energetica, essenziale per l’industria europea, condivide l’ambizione dell’accordo di Parigi e riconosce la portata della sfida della trasformazione e le opportunità che questa comporta. Come indicato nel Green Deal europeo, l’energia pulita è fondamentale per conseguire l’obiettivo della neutralità climatica dell’UE entro il 2050 ed è essenziale per questo ecosistema. Per realizzare le transizioni verde e digitale saranno necessari sviluppi tecnologici, investimenti e un ripensamento del modello di business.
La transizione a un’economia climaticamente neutra determinerà nuovi tipi di posti di lavoro che non esistono ancora e già da oggi ne trasformerà molti altri; saranno necessarie nuove competenze che i lavoratori non hanno ancora. La riqualificazione e il miglioramento del livello delle competenze rivestiranno pertanto un’importanza fondamentale nella transizione. Nel piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali, sulla base, tra l’altro, degli obiettivi fissati nell’agenda europea per le competenze, la Commissione ha proposto come obiettivo principale che entro il 2030 almeno il 60% di tutti gli adulti dell’UE partecipi ogni anno a iniziative di formazione.
I partecipanti alla tavola rotonda hanno convenuto sulla necessità di riqualificare e migliorare le competenze della forza lavoro di questo ecosistema e di attirare nuovi talenti, in particolare le donne. Le competenze nel settore STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) e le capacità di risoluzione dei problemi sono state considerate fondamentali. Secondo i partecipanti l’istruzione e formazione professionale costituisce un percorso particolarmente idoneo per acquisire tali competenze. È stato inoltre messo l’accento sulla sfida che attrarre giovani talenti costituisce. Le discussioni hanno gettato luce su diverse iniziative volte ad agevolare una transizione equa per i lavoratori nelle regioni interessate.
Annunciato a luglio nel quadro dell’agenda europea per le competenze, il patto per le competenze è stato varato il 10 novembre.