Bruxelles, 2 agosto 2021 – Nell’ambito di Orizzonte Europa, il più grande programma europeo di ricerca e innovazione (2021-2027), la Commissione ha selezionato 11 nuovi progetti del valore di 120 milioni di € per sostenere e consentire attività di ricerca urgenti sul coronavirus e le sue varianti. Questo finanziamento rientra fra le numerose azioni di ricerca e innovazione intraprese per combattere il coronavirus e contribuisce all’azione globale della Commissione volta a prevenire e mitigare l’impatto del coronavirus e delle sue varianti e darvi un’adeguata risposta, in linea con il nuovo piano europeo di preparazione alla difesa biologica denominato HERA Incubator.
Agli 11 progetti selezionati partecipano 312 équipe di ricerca di 40 paesi, di cui 38 provenienti da 23 paesi al di fuori dell’UE.
Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “L’Unione europea è intervenuta risolutamente per contrastare la crisi COVID-19. Oggi stiamo intensificando le attività di ricerca per affrontare le sfide e le minacce che le varianti del coronavirus rappresentano. Sostenendo questi nuovi progetti di ricerca e rafforzando e aprendo le infrastrutture di ricerca pertinenti, continuiamo a lottare contro questa pandemia e a prepararci alle minacce future.”
La maggior parte dei progetti si incentrerà su sperimentazioni cliniche per nuovi trattamenti e vaccini e sullo sviluppo di coorti e reti COVID-19 su vasta scala al di là delle frontiere dell’Europa, istituendo collegamenti con le iniziative europee. Altri progetti rafforzeranno e amplieranno l’accesso alle infrastrutture di ricerca che forniscono servizi o sono necessarie per condividere dati, competenze e risorse di ricerca tra i ricercatori, al fine di consentire ricerche sul coronavirus e le sue varianti. Le infrastrutture in questione includono quelle già attive, come la piattaforma europea di dati sulla COVID-19, e le pertinenti infrastrutture europee di ricerca sulle scienze della vita.
I consorzi selezionati collaboreranno con altri progetti e iniziative pertinenti a livello nazionale, regionale e internazionale per ottimizzare le sinergie e la complementarità ed evitare la duplicazione delle attività di ricerca. Contribuiranno alla costituzione dell’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), che permetterà all’UE di anticipare e affrontare meglio le pandemie future.
Contesto
Nel febbraio scorso la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato l’avvio di un piano europeo di preparazione alla difesa biologica denominato HERA Incubator, volto a preparare l’Europa alla crescente minaccia delle varianti del coronavirus. L’HERA Incubator riunirà scienziati, settore industriale e autorità pubbliche e mobiliterà tutte le risorse disponibili per consentire all’Europa di affrontare questa sfida.
In aprile la Commissione ha annunciato alcuni nuovi inviti per attività di ricerca urgenti sulle varianti del coronavirus, con una dotazione iniziale di 123 milioni di € mobilitati nell’ambito del primo finanziamento di emergenza nel quadro di Orizzonte Europa. Sebbene il finanziamento di questi 11 progetti sia subordinato a una decisione finale della Commissione e alla firma nei prossimi mesi delle convenzioni di sovvenzione di Orizzonte Europa, i gruppi di ricerca possono già iniziare i loro lavori.
La Commissione è da sempre in prima linea nel sostegno alla ricerca e all’innovazione e nel coordinamento delle attività di ricerca europee e mondiali, anche per quanto riguarda la preparazione alle pandemie. Ha impegnato 1,4 miliardi di € a favore della risposta globale al coronavirus, di cui 1 miliardo di € nel quadro di Orizzonte 2020, il precedente programma di ricerca e innovazione dell’UE (2014-2020). I nuovi progetti integreranno quelli precedentemente finanziati nell’ambito di Orizzonte 2020 per combattere la pandemia.
Photo by Louis Reed on Unsplash