Musumeci ritirerà ricorsi al Tar Lazio contro la nomina di Mega: Messina, Reggio Calabria e Milazzo verso la 16° Autorità di Sistema Portuale dello Stretto

Messina e Reggio Calabria adesso hanno qualcosa di importante su cui investire e rinascere

Messina, aprile 2020–  Il presidente della regione siciliana on. Nello Musumeci ritirerà i tre ricorsi al Tar del Lazio presentati, contro la nomina di Mario Paolo Mega,  la notizia non è ancora ufficiale, ma fonti attendibili confermano,  che la rinuncia sarà ufficializzata prima di Pasqua. Una buona notizia che permetterà la rinascita di Messina e il decollo della 16^ Autorità di Sistema Portuale dello Stretto.

All’ufficialità della notizia dovrà seguire il completamento del Comitato di Gestione, con le nomine dei cinque rappresentanti delle Regioni Sicilia e Calabria, delle città metropolitane di Messina e Reggio Calabria e dell’autorità marittima. L’area dello Stretto è composta dai porti di Messina Milazzo e Reggio Calabria,  adesso pende ancora il ricorso della Regione Calabria alla Corte Costituzionale, ma la strada è stata tracciata e non si tornerà più indietro.

La breve ma complicata storia della 16^ Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, è stata una vera manna caduta dal cielo o meglio un vero regalo per Messina e per tutta l’area dello Stretto, fatto dal precedente Governo Conte, con l’allora ministro Danilo Toninelli e il sostegno dei Cinque Stelle. Sembrava tutto definito, purtroppo le proteste a Messina erano state blande, i rappresentanti politici  nazionali e regionali pontificavano la soluzione Gioia Tauro, con il grande salto di qualità offerto dall’allora ministro Maurizio Lupi.

Il millenario porto  di Messina, l’area di Milazzo con le Isole Eolie e l’area complessa dello Stretto di Messina con Reggio Calabria dovevano dipendere dal porto di Gioia Tauro, una vera pazzia che avrebbe prodotto a Messina l’ultimo scippo e  il colpo  mortale.

Messina e Milazzo nel 2019 hanno raggiunto quasi 12 milioni di passeggeri, un porto da record  il più importante d’Italia e  del Mediterraneo, che palesemente non poteva essere gestito da Gioia Tauro, realtà portuale commerciale importante, senza storia, tradizioni e con problemi economici e gestionali. 

Quando era già tutto scritto, con la collaborazione e la miope lungimiranza della classe politica di allora, ormai fortunatamente scomparsa dall’anagrafe politica regionale e nazionale, si è verificato l’imprevedibile, con le elezioni e il cambio ai vertici politici nazionali, che hanno portato alla nascita della 16^ Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, con sede a Messina e alla nomina dell’attuale presidente Mega.

Messina e Reggio Calabria adesso hanno qualcosa di importante su cui investire e rinascere, dipenderà dall’azione di Mega e del suo gruppo di lavoro. Il comandante Antonino De Simone precedente commissario era riuscito a dare una decisa svolta, con l’approvazione del piano regolatore del porto e il ripristino di un minimo di legalità nell’area falcata, luogo naturale bellissimo, vandalizzato e ridotto a discarica un vero scempio. 

La zona falcata e tutta l’area Fiera, con il suo meraviglioso lungomare devono diventare il fiore all’occhiello di Messina, volano di sviluppo turistico e commerciale,  dopo il completamento del porto di Tremestieri deve essere armonizzata per renderla fruibile al turismo da crociera, al diportismo e con una particolare attenzione ad un turismo di qualità.

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