Shamsia Hassani è nata nel 1988 a Teheran, in Iran, dove i suoi genitori, originari di Kandahar, sono emigrati durante gli anni della guerra.
Sin da piccola emerge il suo amore e la sua predisposizione per le arti, ma gli viene vietato di studiare in quanto studi proibiti per gli studenti Afgani. Nel 2005 torna in afganistan e si laurea in arte tradizionale all’università di Kabul. Esponente naturale per i diritti delle donne, utilizza la sua arte per donare speranza, e per far conoscere la situazione delle donne nel suo paese.Le sue opera si presentano con figure femminili senza bocca e con gli occhi chiusi, proprio per evidenziare che le donne hanno diritti diversi dagli uomini.
Come si evince dal titolo, non servono molte parole per far passare emozioni, ingiustizia, amore, dolore, gioia, per questo di seguito troverete solo le sue opera senza alcun commento, o spiegazione, affinché passi l’emozione che a ciascuno faranno emerge.