Roma, 9 ottobre 2021 – Qualcuno ancora cerca di vederla, di trovarne qualche traccia residua nei muraglioni tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini a Roma, ma l’opera di Kentridge “Triumphs And Laments” non c’è più e stavolta non è responsabilità di nessuno. E’ esattamente così che doveva andare: dissolversi. I fregi alti 10 metri e punghi 500, sosno stati realizzati dall’artista artista sud africano senza uso di vernici o di pittura, ma solo con la rimozione selettiva (con idropulitura) della patina biologica accumulatasi sui muraglioni di travertino nel corso degli anni.. Pianta che sarebbe tornata a riempire quegli spazi.
Un’opera bellissma di cui si sente la mancanza.
Forse anche per questo la TEVERETERNO e FONDAZIONE LA QUADRIENNALE DI ROMA a cinque anni dall’evento artistico di Kentridge, hanno lanciato una call dal titolo Call for project “Oltre Triumphs And Laments” finalizzata a promuovere un progetto artistico che andrà collocato nel medesimo sito del fregio di Kentridge, in seguito alla sua dissolvenza. I giovani curatori protagonisti di Q–Rated – programma a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol che ha consentito un ampio monitoraggio delle nuove generazioni di artisti e curatori in Italia durante il percorso preparatorio della Quadriennale d’arte FUORI – sono quindi stati invitati ad individuare artisti con i quali sviluppare una nuova idea progettuale, una “riscrittura creativa” per rilanciare e rafforzare questo importante spazio cittadino urbano e fluviale.
Un modo per non dimenticare l’importanza del lavoro di Kentridge che ha segnato un momento importante per la Capitale, il quale ha dichiarato più volte che “Triumphs and Laments non è mai stato pensato come un momento eterno, la sua sparizione è parte del suo significato sulla scomparsa della memoria. Ma la speranza è che altre memorie prendano il suo posto”.
La Giuria – composta da Anna Detheridge, curatrice, Lorenzo Gigotti, Head of Content di NERO e consigliere di amministrazione della Fondazione Quadriennale, Alfredo Pirri, artista, Monica Scanu, Vice Presidente di Tevereterno e Cinzia Naticchioni Rojas, architetto – ha scelto all’unanimità tra le proposte presentate il progetto Witnesses dell’artista brasiliana Maria Thereza Alves, curato da Sonia D’Alto.
“Con l’obiettivo di proseguire la straordinaria narrazione avviata con l’opera di Kentridge – spiega Gianni Squitieri, Presidente dell’Associazione Tevereterno onlus – ora che, come previsto, l’opera si è dissolta, Tevereterno e La Quadriennale vogliono promuovere con una nuova opera una riflessione sul futuro dello spazio pubblico urbano-fluviale di Roma compreso tra ponte Sisto e ponte Mazzini, denominato Piazza Tevere”. Aggiunge Umberto Croppi, Presidente de La Quadriennale, “Il risultato della Call for project ‘Oltre Triumphs and Laments’, promossa da Quadriennale e Associazione Tevereterno, è la testimonianza di un momento di grande vitalità dell’arte contemporanea nella nostra città, considerata anche la grande qualità delle proposte e il contesto in cui l’iniziativa si pone”.
Foto: render del progetto Witnesses dell’artista brasiliana Maria Thereza Alvez, curato da Sonia D’Alto