Non c’è solo la lotta più vip al cambiamento climatico, a cui ormai siamo abituati con icone celebri dal mondo laico a quello spirituale, ma c’è anche una battaglia più anonima tutta fatta di genio italiano a difesa dell’ambiente e intessuta di storie all’apparenza semplici, di estro e creatività personale e di una buona dose di intraprendenza.
C’è chi produce il primo foglio di carta ricavato dallo scarto dell’aglio, c’è la pescatrice di plastica che salva l’ambiente e il clima, chi ha ideato l’ecosapone per i monumenti e chi ha inventato un
orto-robot per disabili. E’ una scelta di anti spreco, ma è anche impegno sociale e civico, creatività, fantasia e innovazione di giovani italiani che hanno lasciato carriere rampanti per ricominciare da capo. Gli Oscar Green di Coldiretti, premio che ha il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole e di quello delle Politiche Giovanili, raccontano di queste eccellenze.
Giovanni Zuanon che ha inventato il primo Agri-drive per spuntini a km zero e birra artigianale in
piena campagna, o Rosa Ferro, campana che dall’aglio realizza fogli di carta. Ivano Fodda che produce il supergin della nonna Luisa a base di sa pompìa, antico agrume sardo o l’agribibita antiage prodotta nel Lazio da Elena Gramiccia. Non c’è solo innovazione, ma anche adattamento alla crisi da pandemia come il cuoco e il casaro a domicilio, e c’è il coraggio di Andrea Signorini, agricoltore eroico di alta montagna e chi non s’arrenda e cerca e ricerca profondità e un senso della vita come ha voluto fare Alessandro Bruno costruendo una fattoria della felicità.
Foto: da press Kit Coldiretti