Trieste, tensione a piazza Unità. Rete metallica ai no green pass

Trieste, novembre 2021 – Alta tensione a Trieste per il corteo no Green Pass del 6 novembre pomeriggio . Per sbarrare l’accesso a piazza Unità, vietata alle manifestazioni, è stata issata una rete metallica, mentre la questura ha fatto sapere in una nota che in assenza di rispetto delle prescrizioni non sarebbe stato escluso l’arresto. “Noi ci fermiamo a piazza Oberdan”, ha detto uno dei promotori dal furgone che guidava il corteo. “Chi vuole andare in piazza Unità, ha la libertà di farlo, ha la libertà di camminare”, ha aggiunto.

Alcuni manifestanti hanno tentato di raggiungere piazza Unità d’Italia ma sono stati respinti. “Siamo tutti dalla stessa parte”, hanno detto dalla piazza i più vicini alle transenne rivolgendosi agli agenti. E ancora: “State violando i diritti dell’uomo, ragazzi”. “Io non so più che fare, sto pagando 200 euro al mese per lavorare, e ne guadagno 1.300. Perché non mi rispondi?”, le parole di un manifestante ad un agente.

Alcuni manifestanti hanno tentato di raggiungere piazza Unità d’Italia ma sono stati respinti. “Siamo tutti dalla stessa parte”, hanno detto dalla piazza i più vicini alle transenne rivolgendosi agli agenti. E ancora: “State violando i diritti dell’uomo, ragazzi”. “Io non so più che fare, sto pagando 200 euro al mese per lavorare, e ne guadagno 1.300. Perché non mi rispondi?”, le parole di un manifestante ad un agente.

i manifestanti no Green Pass fermati a Trieste ( gorse 6 ) e portati in Questura dopo che avevano tentato di forzare il blocco dei poliziotti. A quanto si apprende saranno tutti denunciati per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale. Al vaglio le posizioni di altri manifestanti, mentre non si registrano feriti.

La situazione è tornata calma: dopo che i manifestanti sono stati dispersi si è registrata solo la presenza di piccoli gruppi nelle strade.

“No green pass, no apartheid” lo striscione che ha aperto il corteo. Come già visto nelle precedenti occasioni, a sfilare persone di tutti i generi, tante donne, anche anziane, e qualche bambino, e i diversi slogan intervallati dal ‘canto’ del movimento, ‘la gente come noi non molla mai’. Dal megafono gli organizzatori hanno invitato a mettere la mascherina e a rimanere distanziati secondo le prescrizioni della questura, anche se non tutti l’hanno indossata. Fonte Adnkronos

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