Aba Catania, progetto Saint Agata: l’Arte a beneficio dei pazienti. Prolungato preview

In attesa della grande mostra per il ventennale, fino al 15 di febbraio nell’Istituto Humanitas costumi e abiti creati in onore della Patrona dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania. E l’otto febbraio l’incontro tra la presidente di Aba e il dg della struttura sanitaria per parlare di borse di studio

Fino al 15 febbraio, nell’Istituto clinico in Contrada Cubba a Misterbianco, Humanitas Agata, anteprima, che prende il via domani, della grande mostra di abiti e costumi dedicati alla Patrona nel ventennale del progetto Saint Agata dell’Accademia di Belle Arti di Catania.

Le origini della venerazione di sant’Agata si fanno risalire all’anno seguente il martirio, ovvero al 252. Il popolo nutrì subito una grande devozione per la vergine Agata che si era votata al martirio pur di difendere il suo onore e per non abiurare alla sua fede. I catanesi furono orgogliosi di questa giovane che si rivoltò contro il volere del proconsole romano. In questo si dovette innestare l’odio per l’oppressore straniero.

“In attesa di quest’evento – ha annunciato la presidente Lina Scalisi – previsto per la prossima primavera in un luogo prestigioso di Catania, con l’Istituto abbiamo pensato a questa preview con finalità che sono anche sociali ed educative. E l’otto febbraio prossimo, data in cui l’anteprima avrebbe dovuto concludersi, nella sede di Humanitas Istituto Clinico Catanese discuteremo, con il direttore generale dell’importante collaborazione intrapresa e che prevede tra l’altro l’assegnazione di borse di studio ai nostri allievi”.

“L’Arte – ha detto Giuseppe Sciacca, dg di Humanitas– entra in Istituto a beneficio dei nostri pazienti e del personale. Uno studio condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha indagato nella letteratura scientifica esistente le evidenze sul ruolo delle arti nella sfera della salute, del benessere della persona e anche della prevenzione”.

“È stato dimostrato – ha sottolineato – che le attività artistiche, quali ad esempio pittura, scultura, teatro, influenzano la sfera delle emozioni, riducendo lo stress, migliorando lo stato di salute mentale e attenuando i fattori di rischio per le patologie tumorali”.

Dal 2002 in poi la docente di Aba Catania Liliana Nigro organizza con gli allievi dei corsi di Fashion design e di Scenografia, appartenenti alla cattedra di Costume per lo Spettacolo dell’Accademia, mostre e sfilate di abiti e costumi teatrali che hanno avuto un grande riscontro della cittadinanza e non solo, offrendo una visione sempre nuova del culto della Patrona.

“Quest’anno – ha spiegato il direttore Gianni Latino – in un periodo in cui le Accademie non svolgono attività in presenza, la stessa professoressa Nigro con un’altra docente di Aba Catania, Viviana Santanello, hanno approntato l’anteprima Humanitas Agata anche per colmare il vuoto che i Catanesi avvertono forte per la mancanza della festa”.

Stampa Articolo Stampa Articolo