Dal 27 marzo al 10 luglio, con Progetto Superbarocco, la città di Genova celebra uno dei periodi di maggiore splendore della sua storia, quando tra Sei e Settecento la Repubblica raggiunse l’apice della sua potenza e conobbe un momento di singolare vivacità non soltanto come potenza economica e finanziaria, ma anche come capitale culturale e artistica.
La mostra genovese si svolge in contemporanea alla grande mostra-evento delle Scuderie del Quirinale, a Roma, dal titolo “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco”, promossa con la National Gallery of Art di Washington, con la speciale collaborazione dei Musei di Genova.
Progetto Superbarocco offre al visitatore appassionato d’arte e cultura due grandi appuntamenti: la mostra “La forma della Meraviglia”, a Palazzo Ducale, e la rassegna di mostre diffuse in tutta la città “I Protagonisti del Barocco a Genova”. Il tutto, in sintonia con la grande mostra delle Scuderie del Quirinale a Roma, uno straordinario omaggio a Genova e alla sua stagione più splendente.
“La forma della meraviglia – Capolavori a Genova tra 1600 e 1750” racconta del momento eccezionale in cui Genova si arricchiva di opere di sorprendente qualità, realizzate da celebri artisti stranieri come Rubens, Van Dyck e Puget, e da brillanti talenti locali come Bernardo Strozzi, Valerio Castello, Gregorio De Ferrari.
La rassegna I Protagonisti del Barocco a Genova si connette idealmente all’esposizione romana e a La Forma della Meraviglia per celebrare questa straordinaria stagione artistica proprio attraverso i suoi protagonisti, artisti di fama e successo, capaci di realizzazioni meravigliose in pittura, scultura, nella coinvolgente grande dimensione dell’affresco e in quella piccola, preziosa, del disegno, del tessuto, della maiolica. La rassegna collega i principali musei e luoghi del Barocco genovese, ognuno dei quali dedica un approfondimento a un artista o a un tema specifico, da Gregorio De Ferrari a Filippo Parodi, dai tessuti alle maioliche.
L’esposizione genovese è curata da Piero Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero.
(nella foto di copertina, Palazzo Centurione Pitto, Bartolomeo Guidobono copia)