Roma, 4 ott 2015 – Dopo la scottante rivelazione di monsignor Charamsa, sulla propria omosessualità e la relazione con un uomo, Papa Francesco nelle frasi conclusive dell’ omelia inaugurale di oggi del sinodo dei vescovi dedicato alle famiglie, ha sottolineato che “una Chiesa con le porte chiuse tradisce se stessa e la sua missione, e invece di essere un ponte diventa una barriera”.
“Vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo’ è il tema affrontato dal Papa nella messa di stamattina e sul quale fino al 25 ottobre cardinali, vescovi e sacerdoti si confronteranno .
La chiesa è chiamata a vivere la sua missione nella fedeltà , che vuol dire , ha spiegato il Papa, “difendere l’amore fedele e incoraggiare le numerosissime famiglie che vivono il loro matrimonio come uno spazio in cui si manifesta l’amore divino, per difendere la sacralità della vita, di ogni vita, per difendere l’unità e l’indissolubilità del vincolo coniugale come segno della grazia di Dio e della capacità dell’uomo di amare seriamente.. Vivere la sua missione nella verità , ha spiegato, “non si muta secondo le mode passeggere o le opinioni dominanti. La verità che protegge l’uomo e l’umanità dalle tentazioni dell’autoreferenzialità e dal trasformare l’amore fecondo in egoismo sterile, l’unione fedele in legami temporanei”
La Chiesa vive la sua missione di carità , ha continuato Bergoglio, significa che la Chiesa non punta “il dito per giudicare gli altri, ma – fedele alla sua natura di madre – si sente in dovere di cercare e curare le coppie ferite con l’olio dell’accoglienza e della misericordia; di essere ‘ospedale da campo’, con le porte aperte ad accogliere chiunque bussa chiedendo aiuto e sostegno..”