Oltre venti artisti, tra cui spiccano Max Ernst, Leonora Carrington, René Magritte, Salvador Dalí, Victor Brauner, Leonor Fini, Dorothea Tanning, Giorgio de Chirico. Con circa sessanta opere provenienti da quaranta prestigiosi musei internazionali, dal Centre Pompidou, Parigi, al Metropolitan Museum of Art, New York, e collezioni private, è la prima, mostra interamente dedicata all’interesse dei surrealisti per i temi della magia, dell’alchimia e dell’occulto. Apre il 9 aprile alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia Surrealismo e magia. La modernità incantata, a cura di Gražina Subelytė, Associate Curator del museo.
La mostra, alla cui origine c’è il superbo patrimonio di opere surrealiste collezionate dalla mecenate Peggy Guggenheim, opere iconiche che riflettono con grande enfasi il dialogo tra i surrealisti e la tradizione dell’occulto, ruota attorno ai temi dell’alchimia, la metamorfosi e l’androgino, i tarocchi, la sostanza totemica, la dimensione dell’invisibile e quella cosmica, nonché la nozione dell’artista come mago e della donna come essere magico, dea e strega. Da un punto di vista cronologico, il percorso espositivo prende il via dalla pittura metafisica di de Chirico, con opere come Il cervello del bambino, dipinto che appartenne alla collezione privata di André Breton, considerato il fondatore del movimento surrealista, per passare a dipinti iconici come La vestizione della sposa di Ernst, Gli amanti di Brauner, e arrivare al simbolismo occulto delle ultime opere di Carrington, come La cucina aromatica di nonna Moorhead, e Remedios Varo.
Tra magia e incanto.
Il meraviglioso è sempre bello, anzi solo il meraviglioso è bello
(André Breton)
Surrealismo e magia. La modernità incantata
9 aprile – 26 settembre 2022
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
Orari: tutti i giorni 10 – 18. Chiuso il martedì