È in libreria il saggio “Senti, caro Carlo. Fibre epistolari tra Carlo Emilio Gadda e Isabella Rappi Lehr”, scritto da Maria Pia Selvaggio e dedicato al carteggio inedito dal fronte della Prima guerra mondiale intercorso tra un giovanissimo Gadda e la zia materna, medico specialista al Rizzoli di Bologna.
Quasi duecento lettere – in parte illeggibili data l’usura del tempo – sono state concesse in maniera esclusiva all’Autrice dagli eredi dello scrittore; per tre anni Maria Pia Selvaggio ne ha studiato il contenuto e ha sottoposto il suo scritto alla Commissione di studio gaddiana della Sapienza Università di Roma, ottenendo anche l’approvazione dell’Archivio Contemporaneo di Stato del Gabinetto G.P. Vieusseux di Palazzo Strozzi a Firenze dove il carteggio, danneggiato dall’alluvione dell’Arno del 1966, era custodito.
Ne è scaturita un’analisi approfondita che parte dalla famiglia e approda alle opere più significative dello scrittore milanese e che raccoglie molteplici aspetti: linguistici, antropologici, letterari e personali, e che mira ad una maggiore comprensione della complessa figura di una delle voci più originali e complesse della letteratura italiana del Novecento. Oltre al rapporto tra Gadda e la filosofia, in questo denso lavoro letterario – pubblicato dalle Edizioni 2000diciassette – si indagano le relazioni tra Gadda e la guerra, le donne, il suo tempo… «Lo studio di una personalità così impegnativa e pregnante – sostiene l’autrice – è stato per me un momento di crescita personale e culturale importantissimo. Mi è piaciuto provare a toccare non solo le corde di una poetica immensa e complicata, di uno stile scoppiettante nella sua alta liricità, di un linguaggio leonino e disinibito, ma ho anche apprezzato il suo modo particolare di essere “uomo”, fragile e coraggioso al tempo stesso».
In attesa di celebrare nel 2023 i 50 anni dalla morte e i 130 anni dalla nascita di Gadda, la prima presentazione di “Senti, caro Carlo” si terrà venerdì 27 maggio alle ore 18 a Roma, nella storica Libreria Minerva di piazza Fiume, che l’anno prossimo festeggia il centenario della fondazione. Con l’Autrice dialogheranno Annella Prisco e Mary Attento, leggerà alcuni brani del libro Ornella Cacciò.
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Maria Pia Selvaggio nasce a Telese Terme (BN) ed è saggista, drammaturga, scrittrice, editrice, oltre che vincitrice di svariati premi letterari. La sua prima opera risale al 2006, Il Sapore del Silenzio. A seguire la raccolta di racconti Borgofarsa (2007); L’Arcistrea (2008) dedicato alla janara beneventana Bellezza Orsini; Lei si chiama Anna (2010), romanzo ispirato alla tragedia di via Puccini (Roma), che ha visto protagonisti Anna Fallarino e il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino (quest’ultima opera nel 2020 viene rieditata con un diverso titolo, Il delitto di via Puccini. Il confidente anonimo: la storia ampliata rivela particolari inediti del delitto, alla luce di scoperte storico-politiche, ad oggi oggetto di progetto cinematografico con la ‘Hitch2 Produzioni’ di Umberto Rinaldi e Alberto Scarino). Nel 2011 partecipa a varie antologie con i racconti Larissa e Le Sette Ore ispirato ad una vicenda vera. Nel 2012 edita il romanzo Ai Templari il Settimo Libro, che pubblica con il gruppo Publiedi-Raieri-Panorama. Nel 2014 entra a far parte di un progetto europeo che la vede impegnata con il teatro attraverso le opere Hamida rappresentata in Belgio, Montenegro, Germania, Francia, Spagna; ancora nel 2016 la seconda opera drammaturgica Kariclea messa in scena a Viterbo, Firenze, Grecia, Spagna e Bruxelles. Nel 2017 fonda la casa editrice 2000diciassette, con cui decide di dare in stampa il romanzo Le Padrone di Casa, ancora una volta partendo da una storia reale di camorra e sangue, le cui protagoniste risultano cinque donne vittime e carnefici di un sistema labirintico mafioso.