Una novita’ per migliaia di studenti in Italia: prendere una doppia laurea nello stesso tempo non sarà più un sogno irraggiungibile: e’ stata abrogata la legge del 1933 che vietata l’iscrizione a due corsi di laurea contemporaneamente.
E’ stato recentemente approvato in via definitiva il disegno di legge che consente di iscriversi contemporaneamente a due diversi corsi di laurea. Obiettivo e’ quello di adeguare la normativa italiana alla maggior parte degli ordinamenti degli altri Paesi Europei, che riconoscono agli studenti la facoltà di iscriversi contemporaneamente a più di un corso di studio. Un passo avanti che permettera’ di creare figure professionali che rispondano in modo più adeguato alla variabilità e alla complessità del mercato del lavoro. Quella che prima era un’opportunità riservata a chi poteva permettersi di studiare all’estero, con un notevole esborso economico, ora sarà accessibile a tutti.
A partire dal prossimo anno accademico 2022 2023, dunque, Il provvedimento consentirà agli studenti di frequentare più facoltà o master, anche presso diverse università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale e istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica.
La legge non rende tuttavia possibile l’iscrizione a due corsi di laurea appartenenti alla stessa classe e ai corsi di specializzazione medica; ne’ l’iscrizione contemporanea allo stesso corso di laurea, di laurea magistrale o di master presso due diverse università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale.
Gli studenti che si iscrivono al doppio corso di laurea potranno beneficiare degli strumenti e dei servizi a sostegno del diritto allo studio (cosiddetta borsa di studio) per una sola iscrizione, a scelta dello stesso studente, e usufruire di un esonero, totale o parziale, dal versamento del contributo onnicomprensivo annuale (meglio note come tasse universitarie), in presenza dei requisiti previsti, per entrambe le iscrizioni. L’abrogazione della legge del 1933 mira anche a colmare il gap rispetto alla media europea: la percentuale di laureati italiani è superiore solo a quella della Romania (ferma al 25%). la possibilità di iscriversi alla doppia laurea
Puo’ favorire inoltre il “rientro dei cervelli” italiani e il raggiungimento di risultati migliori in tempi più rapidi per essere maggiormente competitivi sul mercato.
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