Roma – La rivista ESPROPRIonline.it, con il patrocinio dell’Avvocatura Generale dello Stato, promuove un convegno sull’ indennità per le espropriazioni di pubblica utilità. La giornata si svolgerà il 18 maggio 2015 , dalle ore 8 alle 18, presso la Sala Vanvitelli dell’ Avvocatura Generale dello Stato, di via dei Portoghesi, 12.
Introdurrà i lavori del convegno Massimo Massella Ducci Teri, avvocato generale dello stato, cui seguirà una breve prolusione del Presidente della Commissione Provinciale Espropri di Roma Federico Gobbi , riguardante l’operatività delle Commissioni Provinciali, e con la proposta di un coordinamento nazionale tra le Commissioni stesse allo scopo di uniformare prassi, condividere soluzioni e formazione e individuare sinergie.
Si passerà poi all’esplorazione delle principali disposizioni del capo VI del titolo II del testo unico espropri dPR 327/2001, mediante un’esposizione congiunta e in forma dialettica dei due relatori. Si partirà dall’analisi del momento rilevante per la ricognizione delle caratteristiche del bene oggetto di esproprio, passando per l’approfondimento dell’incidenza dei vincoli di inedificabilità, con particolare attenzione alla zonizzazione pubblicistica e alle fasce di rispetto, per arrivare ad affrontare la disciplina indennitaria dei soprassuoli. La relazione si soffermerà poi sul deprezzamento delle aree residue in caso di espropriazione parziale e sui danni permanenti derivanti dall’opera pubblica ai beni non espropriati. Dopo aver ricordato le motivazioni che stanno alla base dell’orientamento della Cassazione in ordine al lucro cessante e al pregiudizio all’attività economica, si farà cenno ad alcune situazioni border-line, come il danno all’azienda agricola, l’esproprio di cave, e l’incidenza nell’indennità del materiale presente nel sottosuolo. Infine si parlerà della riduzione del 25% in caso di riforme economico-sociali, della maggiorazione del 10% in caso di accordo di cessione, e della sorte delle indennità aggiuntive per i coltivatori diretti dopo la sentenza della Corte Costituzionale 181/2011.
Seguiranno tre relazioni di carattere tecnico, nelle quali saranno vagliati possibili criteri per valutazioni indennitarie massive nei piani particellari di esproprio, cercando di individuare un punto di equilibrio tra le esigenze costituzionali di identificazione dei valori di mercato effettivi dei singoli cespiti, e le esigenze di speditezza ed economicità dell’azione amministrativa. Si parlerà inoltre dei collegi dei tecnici per la determinazione dell’indennità definitiva, di indicatori parametrici dei valori immobiliari di mercato, delle metodologie elaborative dei VAM e dell’andamento dei valori dei terreni agricoli.
La patologia dell’espropriazione
Il tema delle occupazioni illegittime cagionate dalle pubbliche amministrazioni nelle fasi di approvvigionamento delle aree necessarie alla realizzazione di opere di pubblica utilità, è un ambito di tradizionale vasto contenzioso tra il settore pubblico e i cittadini, ai quali vengono sottratti illegittimamente beni immobili senza che sia stata rispettata la procedura prevista dalla legge. Il tema è particolarmente attuale alla luce delle ripetute censure ricevute dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nonché della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 42-bis del dPR 327/2001, disposizione che, come già il precedente articolo 43 (dichiarato incostituzionale nel 2010) disciplina la cd. “acquisizione coattiva sanante”.
La sessione pomeridiana partirà da un commento riguardo l’archiviazione del trentennale istituto pretorio dell’occupazione acquisitiva o appropriativa (nota anche come “accessione invertita”), sancita dalla recente sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione n. 735 del 19 gennaio 2015, per analizzare tutti i possibili scenari delle occupazioni illegittime, alternativi o ultronei rispetto all’occupazione appropriativa e all’acquisizione sanante: restitutio in integrum, usucapione, compravendite e accordi negoziali, approvazioni di nuovi progetti di opere pubbliche con rinnovata dichiarazione di pubblica utilità avente esclusiva finalità sanante di precedenti occupazioni, fino al discusso istituto dell’“abdicazione”, traslativa o meno. Sarà effettuata, in chiave prospettica alla luce dell’estensione crescente della cd. occupazione usurpativa, una riflessione sulla giurisdizione (del giudice ordina rio ovvero amministrativo) che incontra il suo discrimine nella nozione di carenza di potere. Sarà proposta, de iure condendo, un’ipotesi di acquisizione sanante basata sull’usucapione, e saranno infine affrontate le problematiche del risarcimento del danno.
Interverranno nell’ordine :
SALVATORE SALVAGO
Presidente della Prima sezione della Cassazione
PAOLO LORO
Direttore di Esproprionline
GIANLUIGI DE MARE
Professore associato di estimo presso l’Università di Salerno
MASSIMO CURATOLO
Presidente Commissione Estimo Immobiliare Ordine Ingegneri di Roma
ANTONIO IOVINE
Direttore dell’Osservatorio dei Valori Agricoli, membro della Commissione espropri di Roma
SALVATORE SALVAGO
Presidente della Prima Sezione della Corte di Cassazione
RAFFAELLO GISONDI
Magistrato del TAR di Firenze
MAURIZIO BORGO
Avvocato dello Stato, capo ufficio legislativo del Ministero della Salute
PAOLO LORO
Direttore di Esproprionline
GIULIO VELTRI
Consigliere di Stato