Sindacato Libero Scrittori, il nuovo ruolo sottolineato dal v.Presidente Pierfranco Bruni

Pierfranco Bruni: il Sindacato Libero Scrittori dovrà avere un ruolo predominante nel dibattito culturale dei prossimi mesi a partire da una vasta discussione sui temi della scuola, dei beni culturali, della ricerca e dell'editoria

Roma, 12 agosto 2022 – Il ruolo del Sindacato Libero Scrittori Italiani avrà, nei prossimi mesi, una forte valenza progettuale culturale che interesserà la valorizzazione delle culture. È ciò che Pierfranco Bruni ha sostenuto affermando:
“Il Sindacato Libero Scrittori dovrà avere un ruolo predominante nel dibattito culturale dei prossimi mesi a partire da una vasta discussione sui temi della scuola, dei beni culturali, della ricerca e dell’editoria”.

Pierfranco Bruni


È ciò che, con energia,  ha ribadito Pierfranco Bruni, vice presidente nazionale del sindacato, in un recente incontro che ha visto al centro il rapporto tra culture e politica.
Il Sindacato ha punti di riferimento territoriali in tutto il territorio nazionale che permetteranno di sollecitare la dialettica sui temi progettuali sia nei rapporti istituzionali con i Ministeri, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e gli Enti locali sia con gli Istituti scolastici che con il mondo vasto dell’associazionismo.
“In un tempo come il nostro con le articolazioni telematiche avanzate il Sindacato sta sviluppando una serie di iniziative e programmazioni che vanno da Palermo a Milano, dalla Puglia all’Abruzzo. Il punto nevralgico ormai è quello di creare una stretta collaborazione con i beni culturali e il mondo della scuola attraverso una presenza costante all’interno dei percorsi progettuali e  valorizzati su tutto il contesto nazionale”.


“Un fatto, ha sottolineato il vice presidente Pierfranco Bruni,  che non deve riguardare soltanto la questione degli scrittori, ma di tutta la visione geoculturale in senso generale. Il Sindacato è stato un riferimento sin dalla sua nascita nel 1970, voluto da Francesco  Grisi, all’interno di queste istituzioni, ma dai prossimi mesi incentiverà la presenza con una serie di iniziative che interesseranno la politica culturale e scolastica partendo dalle soprintendenze ai musei alle biblioteche da una parte e proponendo di rimodulare la cultura nelle scuole con idee inerenti l’adozione dei testi scolastici e la riformulazione

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